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mercoledì 28 agosto 2013

I test di c.... della sanità siciliana

Oggi si sono svolte a Caltanissetta, al Cefpas, le prime prove dei quiz attitudinali per gli aspiranti direttori generali di Asp e aziende ospedaliere siciliane.  Ma il test si è rivelato una beffa. Banale, 30 domande a risposta multipla (“vero”, “non vero”, “non deducibile”) basate principalmente sulla comprensione di un testo. Poco a che vedere con argomenti di sanità e management...
Test del genere non li propongono nemmeno agli aspiranti per le prove di ammissione ai corsi universitari di laurea a numero programmato. Così semplici possono superarli, brillantemente, persino alunni delle scuole superiori.

Che senso ha somministrare simili sciocchezze agli aspiranti manager? Ciò dimostra che non sono all'altezza di superare test ben più impegnativi? (vedi anche: Colloquio per la selezione dei nuovi manager)

venerdì 23 agosto 2013

Crocetta risponde alle critiche

Sulle riforme annunciate, ma non ancora del tutto attuate, Crocetta risponde:
In questi pochi mesi abbiamo trasferito la competenza sui rifiuti ai Comuni, abbiamo evitato il default della Regione, abbiamo risparmiato senza fare della macelleria sociale, abbiamo iniziato a registrare azioni di denuncia da parte dei dirigenti e dei funzionari e abbiamo revocato trentacinque appalti a imprese mafiose”. 

 In certi casi, all'annuncio non è seguita l'effettiva revoca, come ci hanno segnalato molte di queste aziende. “Non è vero. Tutte le società per cui abbiamo disposto la revoca, non hanno più rapporti con la Regione. E lei, invece, ha ridotto il suo stipendio come ha annunciato nei primi giorni da governatore? “Sono stufo di questa storia. La mia indennità da presidente della Regione è come se non esistesse, visto che io stesso, senza che me lo prescrivesse la legge, l'ho ridotta del venti per cento, mentre la cifra restante mi serve per pagare un'assicurazione personale. Ed è inutile che le dica quanto sia necessaria per me”.

Lei, invece, ha ridotto il suo stipendio come ha annunciato nei primi giorni da governatore? “Sono stufo di questa storia. La mia indennità da presidente della Regione è come se non esistesse, visto che io stesso, senza che me lo prescrivesse la legge, l'ho ridotta del venti per cento, mentre la cifra restante mi serve per pagare un'assicurazione personale. Ed è inutile che le dica quanto sia necessaria per me”.

Ma c'è anche l'indennità di deputato. “Io in effetti guadagno quanto un deputato. La indennità per i portaborse è completamente impegnata per un collaboratore assunto regolarmente e per le spese per una sede di rappresentanza che costa un po' di più di quelle 'normali', visto che è stato necessario installare un circuito di videosorveglianza e montare vetri anti-Kalashnikov. Alla luce dei fatti, anzi, io spendo di tasca mia più di quanto mi venga dato come indennità”.

Quindi nel diventare governatore ci ha rimesso... “Dal punto di vista economico certamente sì. Un dirigente della Regione guadagna molto più di me. E quando io lavoravo all'Eni, guadagnavo ventimila dollari al mese, che crede?”.

(da livesicilia)

Osteoporosi: calcio e vitamina D non sono utili

Nonostante la sperimentazione abbia dimostrato più volte l'assoluta inutilità degli integratori di calcio e della vitamina D, questi vengono prescritti dai medici, refrattari alle evidenze scientifiche che non producono bussiness come la super pillola vitamina D che sostituisce l'esposizione al sole... (saluteme.it - http://www.saluteme.it/scienza/2657-osteoporosi-calcio-vitamina-d-utili.html)

giovedì 22 agosto 2013

Strage col gas nervino L’Onu chiede chiarezza, ma glissa sull’inchiesta.

L'Onu esprime "forte preoccupazione" e vuole "chiarezza" sulle accuse dei ribelli siriani secondo i quali il regime di Damasco avrebbe usato i gas sui civili provocando un migliaio di morti, tra i quali molte donne e bambini. Ma il Consiglio di Sicurezza convocato d'urgenza a New York non ha esplicitamente chiesto un'inchiesta targata Onu limitandosi ad apprezzare la "determinazione" con cui il segretario generale Ban Ki-moon ha assicurato che ci sarà una "pronta indagine imparziale" su quanto avvenuto ad est di Damasco.

 Gli ispettori Onu, arrivati domenica in Siria per indagare su tre precedenti possibili episodi di utilizzo di armi chimche, sono a meno di un'ora di macchina dal luogo dei presunti massacri, ma non si muovono.... (da repubblica.it)

Il dissesto trovato da Ialaqua al Comune di Messina

"Il Comune non ha un pronto intervento per abbattere gli alberi che crollano, sono costretto a chiamare i vigili del fuoco e la Forestale, non abbiamo agronomi, non abbiamo periti agrari, le risorse per il Verde per il 2013 sono 50mila euro in tutto, possiamo spendere appena 4.000 euro al mese, anche volendo non potrei affidare servizi a esterni, qualche consigliere comunale dimentica quello che è stato fatto o non fatto in passato, io sono qui da appena 50 giorni".

 "L'Ato3 ha una trentina di dipendenti che puliscono le aree verdi ma solo quelle del Centro e non capisco perché? Alla MessinAmbiente invece tocca la scerbatura, il Verde non è curato, non vedo irrigazione, sono stati spesi 800mila euro per un sistema d'irrigazione a Villa Dante che non è mai entrato in funzione, non sappiamo quanto indice al metro quadro c'è di Verde per ogni cittadino, non abbiamo un censimento dei giochi pubblici".

 Ialacqua ha illustrato delle proposte immediate: l'uso della legge 10 del 2013 per l'affidamento e la gestione degli spazi a Verde e la piantumazione di alberi per ogni nuovo nato (sono 2.000 circa l'anno a Messina), l'interpello per agronomi e periti agrari". Ialacqua non cita mai l'ex assessore all'Ambiente Elvira Amata ma sostiene che il "dissesto del Verde" è iniziato dal 1988 e tocca varie amministrazioni.

mercoledì 21 agosto 2013

Un Mare da vivere …. senza barriere

“Un Mare da vivere …. senza barriere” nella mattinata di martedì 20 agosto e sono stati circa 40 gli utenti affetti da disturbi psichiatrici, che hanno partecipato all’evento; alla partenza per la minicrociera nello Stretto erano tutti presenti al molo Marconi, ospiti del rimorchiatore “Città di Messina” della società Picciotto Rimorchiatori s.r.l. I quaranta partecipanti accompagnati da alcuni familiari e dagli assistenti, sono utenti dalle seguenti strutture sanitarie: Centro diurno “Camelot” dell’Asp 5, Anffas, Beata Eustochia e Sicilia Emergenze.

 “Un mare da vivere… senza barriere” è l’ambizioso progetto, promosso nel 2006 dall’associazione “L’Aquilone”, presieduta da Rosario Lo Faro, che attraverso l’utilizzo della navigazione costituisce un mezzo efficace per la riabilitazione e la formazione oltre che per il potenziamento del carattere, specialmente in presenza di soggetti affetti da disturbi psichiatrici. L’attività di puro volontariato è iniziata a fine luglio e continuerà con diversi appuntamenti fino a tutto il mese di agosto, la minicrociera è stata coordinata della Lega Navale Italiana, sezione di Messina in collaborazione con la Capitaneria di Porto e la Guardia Costiera Volontaria di Messina. Prima dello sbarco tutti i partecipanti hanno salutato l’equipaggio e tributato un caloroso applauso al Comandante e al Direttore della Società Picciotto, da ricordare inoltre che durante la navigazione l’equipaggio ha offerto un gradito rinfresco a tutti gli ospiti. (nuovosoldo)

mercoledì 7 agosto 2013

Crocetta: "Noi contro la mafia. I giornali si decidano!"

"Abbiamo bisogno in ogni settore dell'amministrazione di uomini della legalità. Abbiamo nominato Cicero perché lo ritentiamo una persona competente e perché non vogliamo lasciarlo solo in questo momento in cui gli hanno rafforzato la scorta”. Rosario Crocetta è andato all'Irsap per dare solidarietà pubblica ad Alfonso Cicero, commissario dell'ente regionale che ha sostituito le vecchie Asi.

Cicero è stato da pochi giorni nominato presidente dalla giunta, con una mossa non gradita dai partiti e anche da qualche associazione di categoria. Cicero ha denunciato ieri un'intimidazione (una valigetta con liquido infiammabile trovata davanti casa, a Caltanissetta).


''Purtroppo l'atmosfera di tensione in Sicilia è alimentata anche da alcuni giornalisti che forse vogliono sostenere che la mafia che io denuncio non esiste e deve continuare a non esistere. La mafia non è uno scherzetto. Non accetto lo sfottò e la strumentalizzazione di alcune mie frasi completamente fraintese da certa stampa''.

''Qui c'è un governo regionale che si impegna contro la mafia - ha aggiunto -. C'è gente che ci mette la faccia come Francesco Calanna dell'Esa e poi c'è qualche testata che si diverte a sfotterci, presenterò un dossier su questo fatto. Non è possibile che quando noi attacchiamo la mafia c'è una parte dell'informazione che gioca sporco. E vedremo anche che rapporti di parentela ci sono: preparerò un dossier''. 

Infine chiarisce: "Laddove riterrò che gli attacchi siano sistemici mi rivolgerò alla procura della Repubblica. Io presuppongo vi sia sempre la buona fede in chi scrive. Il mio ragionamento è di sensibilizzazione. Io sto dicendo: noi stiamo sfidando i poteri mafiosi. La stampa deve decidere se dare lo stesso spazio alla vittima e all'aggressore. Nei commenti leggo di tutto: se io scrivo una lettera al direttore in cui dico viva la mafia, il direttore la pubblica? Se qualcuno mi insulta con commenti anonimi – insiste il governatore -, questo non lo posso considerare casuale, ogni volta che faccio una denuncia sulla mafia. Io per quello che dico ci metto la faccia, chi mi risponde con un commento anonimo può dire quello che vuole. E io non so se quello è il figlio di Riina. E il giornale, scegliendo di pubblicare quel commento anonimo lo fa suo".

domenica 4 agosto 2013

Messina, scandalo formazione. No a scarcerazioni

MESSINA - Niente scarcerazione per Concetta Cannavò e Nicola Bartolone. Il Tribunale della libertà ha infatti respinto le istanze di scarcerazione presentate dai legali del presidente della Lumen e vicepresidente dell’Aram, due degli enti coinvolti nello scandalo che ha travolto il mondo della formazione professionale messinese. Per i due, indagati nell'ambito dell'inchiesta che scoprì un presunto sistema che, attraverso conti gonfiati, consentiva agli enti di attingere a fondi regionali più di quanto non gli fosse dovuto, sono stati confermati gli arresti domiciliari.

 Solo un anticipo di quanto avverrà il prossimo martedì, giorno in cui il Tribunale dovrà pronunciarsi in merito alle istanze di scarcerazione che riguardano gli indagati eccellenti dell'operazione, tra i quali spiccano la moglie di Francantonio Genovese, Chiara Schirò e quella dell'ex sindaco di Messina, Buzzanca, Daniela D'Urso, anch'esse ai domiciliari. (da Sicilia Live)

Berlusconi e lo scontro totale

Dove sono gli italiani pronti a una guerra civile per contrastare la sentenza della Cassazione? In giro non se ne vedono. E chi predica lo scontro totale ha perso ogni sintonia con gli umori e i bisogni dell’Italia di oggi. In giro si incontrano tantissimi cittadini che la guerra vorrebbero invece farla alla disoccupazione e a una crisi che ha ridotto i giorni di vacanza e i sacchetti della spesa, aumentando invece paure e incertezze.

 Si vedono italiani sfiniti da una politica che è tornata a girare intorno a un uomo solo, alle sue vicende giudiziarie, alla sua rabbia. Chi chiede rispetto per otto milioni di elettori si ricordi che il rispetto lo si deve anche agli altri 50 milioni di italiani che vivono questo Paese. E che tutti, a partire proprio dagli elettori di destra e dall’opinione pubblica moderata, non meritano tutto questo. Meritano che ci si occupi dei loro bisogni, dei negozi che chiudono, delle aziende che soffocano, delle tasse troppo alte e non che ci si infili in una nuova guerra che darà il colpo di grazia alla nostra economia.

 Il percorso è uno solo: le sentenze vanno rispettate, così le forme della democrazia, e non si può immaginare di ricattare contemporaneamente il Presidente della Repubblica, il governo e gli italiani. (la stampa di MARIO CALABRESI)

venerdì 2 agosto 2013

Messina: svenduti terreni Esa

Il governatore siciliano Crocetta annuncia di aver presentato un esposto alla Procura di Messina: "Sono stati svenduti per 350 mila euro beni che appartenevano all'Esa. Abbiamo denunciato un appartenente alla temibile famiglia mafiosa dei Bontempo Scavo di Tortorici". Il commissario Calanna: "Faremo pulizia dentro l'ente". 

Carmelo Bontempo Scavo “Appartiene alla temibile famiglia mafiosa dei Bontempo Scavo di Tortorici”. Più in là, però, si saprà anche di più. Che la persona in questione è un avvocato. E non ha alcuna accusa di mafia sulle spalle. “Potete dire allora – commenta con una sorriso sarcastico Crocetta – che è geneticamente legato a una famiglia mafiosa”.

La denuncia di Digiacomo: "Fatture gonfiate all'Asp"

PALERMO- Il commissario dell'Asp 6 di Palermo, Antonino Candela, ha denunciato alla commissione Sanità dell'Ars uno spreco di somme pubbliche sulle forniture di protesi da parte dell'Azienda sanitaria provinciale, con fatture gonfiate che ammonterebbero a 8 milioni di euro. A darne notizia è il presidente della commissione Sanità all'Ars Pippo Digiacomo. ''Aspettiamo che la magistratura faccia piena luce su questa vicenda - ha spiegato Digiacomo - In base a quanto dichiarato dal commissario dell'Asp 6 di Palermo, Antonino Candela, nel 2012 si sarebbe registrato un incremento per circa 8 milioni di euro per le forniture protesiche della Asp e dalle verifiche che l'azienda ha effettuato sono emerse delle irregolarità e false fatturazioni oggetto di denuncia alla Procura. Dal recupero di risorse che derivano da tali efficaci controlli potranno essere anche potenziati i servizi''. (livesicilia)

giovedì 1 agosto 2013

Cosenza, muore dopo una trasfusione: nella sacca sangue con sapone e germi!

Tracce di sapone contenenti un germe: è quanto vi sarebbe stato nella sacca di sangue che, trasfuso, ha provocato la morte di un uomo di 75 anni nell’ ospedale di Cosenza. E’ quanto si è appreso in ambienti sanitari. I germi, secondo quanto si è appreso, si troverebbero proprio nel sapone che è quello usato dai medici per lavarsi le mani. Intanto vanno avanti gli accertamenti disposti dalla Procura di Cosenza a cui, tramite alcuni avvocati, si sono rivolti i familiari dell’uomo, deceduto il 4 luglio scorso.

La Procura ha inviato i carabinieri del Nas a compiere alcuni accertamenti nell’ospedale. La denuncia è stata presentata dai familiari dell’uomo dopo che nella cartella clinica, richiesta per capire come mai il congiunto era morto improvvisamente dopo la trasfusione, hanno trovato una relazione di uno dei primari dell’ospedale in cui si affermava che il decesso era stato provocato da uno ”shock settico da serratia marcescens”. Giallo sulla relazione: non è stata inviata alla Procura - La relazione del primario era stata inviata alla direzione sanitaria dell’ospedale ed al responsabile del rischio clinico, ma non sarebbe stata inviata alla Procura della Repubblica come da prassi. E questo è un altro aspetto su cui i legali della famiglia del morto hanno chiesto ai magistrati di fare approfondimenti.

 Nella stessa relazione, il primario avanzava anche ”l’ inquietante sospetto”, che vi fosse ”altra sacca di sangue contaminato da germi patogeni”. E anche su questo la Procura è chiamata a cercare dei chiarimenti. (www.tiscali.it)