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venerdì 27 dicembre 2013

Ato3 Messina, reintegro di Ruggeri, una notizia sconcertante

«La notizia appresa questa mattina dalla stampa riguardo la reintegrazione dell’e-campo di gabinetto Antonio Ruggeri presso gli uffici di Palazzo Zanca ci lascia a dir poco sconcertati». Questo il commento della segretaria generale della FP CGIL, Clara Crocè in merito al ritorno dell’ex-capo d Gabinetto dell’amministrazione Buzzanca tra gli uffici di palazzo Zanca.Quella tra il sindacato e Ruggeri, come si ricorderà, è stata una battaglia combattuta suon di ricorsi e aule giudiziarie, terminata con la condanna dello stesso ex commissario liquidatore dell’Ato3 per comportamento anti sindacale. «Pur non volendo entrare nelle valutazioni espresse dalla commissione disciplinare- continua la Crocè – quello che ci lascia più perplessi è il fatto che nello stesso giorno in cui il dirigente al personale, Salvatore De Francesco, ha siglato la determina riguardate il reintegro di Ruggeri, è stata firmata un’altra determina (stavolta dal dirigente Giovanni bruno) di riorganizzazione della segretaria particolare del sindaco in cui la posizione di Ruggeri viene cristallizzata, senza che venga neanche individuata quella che sarà la sua eventuale sistemazione tra gli uffici del Comune. Di fronte ad atti amministrativi di questa natura, non ci rimane che sperare che Babbo Natale regali in dono a questa Amministrazione comunale una torcia che consenta di fare luce su una vicenda quanto mai singolare». Il sindacato non può fare a meno di ricordare il momento dell’arresto di Ruggeri a causa della liquidazione, fin troppo generosa (136 mila euro), maturata la termine del periodo di guida all’Ato. Anche in quel caso la decisione emessa dal giudice trovò fondamento nelle numerose denunce presentate dalla FP CGIL, in merito a sprechi, favori e decisioni discutibili adottate dall’ex-commissario. ... fpCgil

sabato 21 dicembre 2013

Lo scandalo della copertura assicurativa delle aziende sanitarie siciliane

PALERMO - I dubbi su quella società erano sorti fin da subito. Ed erano stati messi nero su bianco, ad esempio, dall'ex presidente dell'Ars Gianfranco Micciché. Era il 2011 e il leader di Grande Sud pubblicava, sul proprio blog, una sorta di lettera aperta indirizzata all'allora assessore alla Salute Massimo Russo. Il tema: il contratto di assicurazione stipulato dall'Asp 6 con la Amtrust Europe limited “una società inglese – scriveva Micciché – che fino al luglio 2010 si chiamava diversamente (I.g.i.) che non ha sedi in italia, che non ha alcuna struttura organizzativa, né uffici di liquidazione danni, né periti, né uffici legali”. E il mistero sulla società si infittisce quando Micciché racconta di come l'Asp “per comunicare l'aggiudizazione della copertura assicurativa” non abbia scritto all'Amtrust, bensì alla “Troust Risk Group”, una “società di brokeraggio assicurativo di Napoli – raccontava l'ex sottosegretario – che è sconosciuta all'amministrazione, che è priva dei requisiti per partecipare, non essendo una compagnia assicurativa”.

Un affidamento oscuro, insomma, quello dell'Asp di Palermo. E per di più antieconomico visto che – rispetto al precedente contratto con la Reale Mutua – la Regione avrebbe finito per pagare oltre mezzo milione di euro in più.

domenica 15 dicembre 2013

Sicilia: la regione non recupererà 50 milioni dai laboratori privati

I tantissimi laboratori d'analisi siciliani non dovranno restituire i 50 milioni di euro percepiti in più per aver applicato un tariffario non corretto.

 La vicenda dei rimborsi parte dal 2007, con il decreto Lagalla che riduce i rimborsi per i Laboratori di Analisi private, subito impugnato, e il Tar ha concesso la sospensiva cautelare. Nell’attesa della sentenza di merito Lagalla riportò in vigore il più vantaggioso tariffario per i privati.

 Nei mesi scorsi la sentenza definitiva accoglieva le ragioni alla regione Sicilia, dunque scattavano le nuove tariffe, che a giugno 2013 si sono ridotte maggiormente. Ora il il Cga ha accolto l'appello presentato da alcune decine di laboratori d'analisi e studi radiologici della Sicilia, ribaltando la decisione precedente... Da cui erano scaturite pesanti proteste e minacce.


giovedì 12 dicembre 2013

Ridotto lo stipendio dei parlamentari regionali siciliani

Approvata la norma sulla spending review che recepisce i tetti previsti dal decreto Monti per gli stipendi delle assemblee regionali. Ma gli inquilini di Sala d'Ercole si mantengono l'adeguamento Istat e salvano i portaborse per la legislatura in corso.

Fissato quindi un tetto massimo per lo stipendio dei parlamentari a 11.100 euro lordi in luogo degli attuali 16.000.

Il leader dei Forconi in Jaguar

Video esclusivo di Fanpage che immortala Danilo Calvani, l’agricoltore pontino cinquantunenne assurto a leader del movimento dei Forconi, mentre sale su una Jaguar dopo il suo comizio a Genova. Scortato da cinque uomini, a una persona che gli chiede di chi è l’auto, Calvani risponde: “Non è mia, io non ce l’ho. E’ sua”. E indica un uomo al posto di guida della Jaguar.

Non importa a chi è intestata. Un rappresentate di un movimento che denuncia sprechi e privilegi, mentre agricoltori muoiono di fame, non può poi ostentare lusso sfrenato. E' come chi inveisce contro i politici, a comando. Predica umiltà, moderazione,  non paga nemmeno la mensa e il ticket sanitario per reddito e poi lo vedi andare in SUV alla sua villetta.

E' fin troppo evidente la presa in giro, è chiara la matrice dei forconi. E qualche politico attempato, che ci ha guidati fino al burrone, non lo incontra per non alimentare le polemiche...

lunedì 9 dicembre 2013

Pillola da 1000 dollari per curare epatite C

La medicina miracolosa è una pillola da prendere una volta al giorno, si chiama Sovaldi, il principio attivo che combatte il virus HCV (epatite C) è il sofosvubir, una molecola in grado di sconfiggere anche i ceppi HCV più resistenti.

Questo farmaco mira a sostiuire le iniezioni di interferone, sino ad oggi unico rimedio efficace ma con pesanti effetti collaterali. La nuova pillola costa circa 1.000 dollari, dovrà essere assunta giornalmente per un ciclo di dodici settimane. Non tutti potranno permettersela... saluteme

La lista degli ospedali pubblici da chiudere

Se Regioni e governo daranno il via libera, per i piccoli ospedali con meno di 120 posti letto, inseriti nel nuovo Patto per la salute, sarà l’ora di chiudere i battenti. Magari per essere riconvertiti in quelle strutture per la riabilitazione o per le lungodegenze che scarseggiano.

 Da venti anni leggi finanziarie, decreti e persino piani regionali ne cantano il de profundis ma loro sono ancora lì, in 175 a rappresentare altrettanti monumenti allo spreco. Perché non c’è esperto in sanità che non dica quanto siano inutili, costosi e insicuri, visto che mancano di servizi di emergenza e apparecchiature in grado di affrontare i casi di una qualche complessità. (La Stampa) Ecco la mappa degli ospedali pubblici che chiudono, Mentre case di cura e privati convenzionati continuano a sopravvivere...

Prenotazione visita di controllo o accessi successivi

Per Centro Unico di Prenotazione (CUP) si intende il sistema di prenotazione delle prestazioni sanitarie centralizzato e informatizzato, deputato a gestire l'intera offerta aziendale o interaziendale (prestazioni del SSN, regime convenzionato, intramoenia, ecc.). Il CUP (quando funziona bene) offre efficienza, trasparenza, permette di organizzare meglio l'attività delle unità operative eroganti le prestazioni, supporta la programmazione dell'offerta e la comunicazione ai cittadini. (saluteme.it...)

martedì 3 dicembre 2013

Buzzanca rinviato a giudizio

MESSINA - Il gup di Messina Maria Teresa Arena, su richiesta del procuratore aggiunto Sebastiano Ardita, ha rinviato a giudizio l'ex sindaco della città dello Stretto Giuseppe Buzzanca, con l’accusa di abuso d'ufficio e peculato, perchè ritenuto responsabile di aver utilizzato una parte dei fondi Ecopass, destinati per scopi ben precisi nell'interesse della città, per pagare invece un consulente.

Si tratta dell'ingegnere Lino Girometta, consulente nel contenzioso legale tra il Comune e l’impresa 'Torno Internazionale', al quale venne liquidata nel gennaio del 2012, come primo acconto della parcella, la somma di 127.053 euro.

Prima udienza il 5 marzo 2014 dinnanzi ai giudici della Seconda Sezione Penale. Buzzanca sarà assistito dagli avvocati Laura Autru Ryolo e Marcello Scurria.

4 arresti al Comune di Messina per corruzione

MESSINA – L’accusa per le quattro persone arrestate è di corruzione ed atti contrari ai doveri d’ufficio nell’ambito di concessioni edilizie in aree protette. Un nuovo terremoto giudiziario scuote la città dello Stretto.

 Ecco i nomi delle persone finite agli arresti domiciliari: Francesco Curcio, 59 anni, ex consigliere comunale. Roberta Curcio, 30 anni, ingegnere. Aurelio Arcoraci, 59 anni, titolare di un’impresa di costruzioni edili. Giuseppe Bonaccorso, 57 anni, collaboratore della ditta Arcoraci.

 Sospensione dell’esercizio del pubblico ufficio per l’impiegato comunale Biagio Restuccia. Gli altri indagati sono Luca D’Amico, Luigi Ristagno, Vincenzo Pinnizzotto, Placido Accola, Salvatore Bonaccorso, Antonino Scimone e Massimo Fulci.

 I reati si sviluppano in seno alla Commissione per la verifica delle valutazione di incidenza del Comune di Messina, preposta alla valutazione e all’ammissione di eventuale pare favorevole di progetti edilizi tenuti a rispettare “la salvaguardia, la protezione ed il miglioramento dell’ambiente, compresa la conservazione degli habitat naturali, della flora e della fauna selvatiche”.

Sicilia: accordo per la stabilizzazione dei precari

Accordo da 930 milioni di euro in tre anni che oggi il governo sottoporrà all'Anci, l'associazione dei Comuni, e alla conferenza dei capigruppo dell'Ars, per cercare di portare il ddl in aula forte di un ampio consenso.

 Il disegno di legge prova a fare quadrare i conti e disinnescare le polemiche degli ultimi giorni, come quella innescata dal ministro della Funzione Pubblica, Giampiero D'Alia dopo la deroga al Patto di stabilità per la stabilizzazione dei precari, concessa alla Calabria.

Ieri la riunione di maggioranza ha concordato di riproporre al governo Letta la richiesta di deroga anche per la Sicilia, mostrando il percorso virtuoso fatto dall'isola fino ad oggi "con la stabilizzazione già avviata di oltre 8 mila precari e risparmi sulla spesa" (da palermo.repubblica.it)

lunedì 2 dicembre 2013

Qualità della vita: Sicilia negli ultimi posti

Tutte le sue province si trovano nelle ultime venti posizioni della graduatoria. Bocciata anche Catania, che rispetto al 2012 perde undici posizioni e si piazza al 101esimo posto. La città più in alto è Ragusa, che si trova all'84esima posizione; Enna all'88esima, seguita da Siracusa (89), Messina (91), Agrigento (96), Trapani (98), Caltanissetta (100), Catania (101) e Palermo (106) penultima.

Trentasei i parametri presi in considerazione dal quotidiano economico, raggruppati in sei macroaree: tenore di vita, servizi e ambiente, affari e lavoro, ordine pubblico, popolazione e tempo libero. Se Catania e Palermo scivolano perdendo posizioni in fonto alla classifica, Caltanissetta e Trapani vengono "promosse" e rispetto allo scorso anno guadagnano cinque posizioni. Messina ne guadagna tre.