Il rinoceronte di Giava è ormai estinto in Vietnam. Triste notizia per quanti si occupano della conservazione della fauna selvatica nel Paese. La colpa ricade anche sulle agenzie governative che curano la gestione del settore e sulle annesse problematiche. Nella lotta contro i bracconieri, coloro che rappresentano il governo e dovrebbero occuparsi della protezione e dello sviluppo delle foreste nazionali, in realtà non possono proteggere nemmeno se stessi.
Che ci crediate o meno, questo è quanto accade in Vietnam. Ma il Ministro dell'Agricoltura e dello Sviluppo rurale, Cao Duc Phat, ne è forse a conoscenza?
Negli Stati Uniti...
TRADOTTO DA ELENA INTRA
L'autore di questo articolo ha incontrato una vera guardia forestale, Ed Newcomer, un esperto che ha ricostruito lo scenario in cui è stato ritrovato morto l'ultimo rinoceronte di Giava, nel Parco Nazionale di Cat Tien, lo scorso aprile.
Mentre parlava, Newcomer ha disegnato la scena e con poche parole è riuscito a spiegare la situazione in modo chiaro e semplice ai presenti, tra cui scienziati, giornalisti e investigatori della provincia di Lam Dong, dove si trova parte del Parco Nazionale di Cat Tien.
È interessante notare che Newcomer non si era mai incontrato con gli investigatori prima d'ora. Aveva solo studiato i documenti forniti dalle guardie del parco e la scena in cui il rinoceronte è stato trovato morto. Il suo approccio professionale ha stupito un po' tutti. Stando a Newcomer, negli Stati Uniti le guardie forestali hanno il diritto di fermare gli estranei che cercano di entrare nelle foreste vergini. Se costoro fuggono o oppongono resistenza, le guardie sono autorizzate ad aprire il fuoco di avvertimento o perfino a sparare contro i sospetti.
Se i bracconieri riescono a fuggire, vengono arrestati sulla via d'uscita dalla polizia locale, che nel frattempo è stata avvertita. Ma è difficile dileguarsi perché la zona tampone è ampia e non ci si può nascondere nelle zone residenziali. Inoltre, se qualcuno entra in una foresta senza il necessario permesso, non riceverà alcun tipo di assicurazione in caso venga attaccato da animali selvatici.
…invece in Vietnam
Tran Van Thanh, direttore del Parco Nazionale di Cat Tien sarebbe molto geloso di Newcomer perché, stando alle sue parole, in Vietnam i bracconieri non hanno paura delle guardie forestali, ma viceversa.
Se si cerca su google "forest rangers are attacked", si ottengono 921.000 riscontri in 0,18 secondi. In Vietnam, le guardie forestali di tutti i parchi nazionali sono stati attaccati o minacciati da bracconieri.
Do Manh Han, vice capo dellla Divisione per la Protezione del Parco Nazionale di Cat Tien e guardia forestale per 20 anni, ha raccontato che i bracconieri hanno minacciato di ucciderlo parecchie volte.
Questo veterano è riuscito spesso a disarmare i bracconieri grazie alla sua abilità nelle arti marziali, non per l'arma da fuoco che portava addosso, che in realtà era solo un "elemento decorativo".
Non solo Han, ma tutte le guardie forestali che l'autore ha incontrato forniscono la stessa risposta, cosa ridicola e assurda: sono dotati di pistole, ma non autorizzati a sparare. Le pistole vengono utilizzate solo per eventuali colpi di avvertimento in aria.
È ben strano che alle guardie non sia permesso attaccare i malfattori, ma il problema è che se un bracconiere dovesse morire, le guardie si troverebbero davvero nei guai, per le probabili vendette e per i difettosi "meccanismi" legali-amministrativo del Paese.
Ha Cong Tuan, vice capo del Dipartimento Generale delle Foreste, ha dichiarato al Laborer Newsaper: "Lo Stato sta pianificando progetti per la conservazione della fauna, per esempio il progetto per preservare gli elefanti in Dak Lak, Dong Nai e di Binh Thuan, ma i finanziamenti statali sono assai limitati. Quindi non possiamo implementare quel che vorremmo."
Questa spiegazione ufficiale mi suona molto familiare. Tutti i problemi in Vietnam sono causati dalla carenza di fondi.
In una recente indagine presso il Don Yok National Park, il ministro Cao Duc Phat ha riferito che le guardie forestali del parco sono pagate meno di 3 milioni di dong (circa 150 dollari USA) al mese. È stato anche riportato che purtroppo i bracconieri vengono spesso aiutati dalle guardie forestali.
Il ministro Phat ha sottolineato che la lotta contro i bracconieri deve essere portata avanti al pari della lotta contro la criminalità e la droga, e il settore forestale deve intervenire attivamente in questa battaglia.
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