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martedì 6 dicembre 2011

Tabacco contro HIV

Il tabacco potrebbe essere la chiave di volta per sintetizzare dei nuovi farmaci efficaci e a basso costo in grado di contrastare virus come l’Hiv. La speranza, arriva dal progetto di ricerca internazionale Pharma-Planta, a cui hanno partecipato gli studiosi del Cnr, dell’Enea e del dipartimento di biotecnologie dell’Università di Verona.

Una volta tanto, dunque, il tabacco non viene messo sotto accusa per i problemi che il fumo causa alla salute. La missione principale del progetto di ricerca è stata quella di sviluppare vaccini e anticorpi su base vegetale. Rispetto ai farmaci prodotti per via biotecnologica in microorganismi o cellule animali, questo tipo di medicinali ha costi di produzione notevolmente più bassi, senza sacrificare l’efficacia e la sicurezza.



Come spiega Eugenio Benvenuto, responsabile del Laboratorio biotecnologie dell’Enea:
Grazie a piante geneticamente modificate di tabacco è stato prodotto e purificato un anticorpo umano che neutralizza ad ampio spettro molti isolati del virus Hiv-1 e potrebbe presto diventare strategico per ridurre la diffusione del virus nei paesi più poveri e più colpiti. I risultati di laboratorio sono stati sviluppati in una vera linea industriale e la quantità di farmaco prodotta è stata sufficiente per la sperimentazione clinica, che ha avuto inizio nel giugno 2011 presso l’Università del Surrey (Regno Unito). L’impianto realizzato per questo primo farmaco “verde” potrà essere utilizzato per produrre e purificare dalle piante altre proteine ricombinanti con effetti farmacologici.

Pharma-Planta non è certo nuova a questo tipo di approccio, anche perché ha sviluppato numerose metodologie per lo produzione di biofarmaci da piante, oggi largamente diffuse tra i ricercatori di tutto il mondo. Inoltre, i risultati ottenuti nell’ambito di questo importante progetto di ricerca, hanno fornito l’occasione, all’Università di Verona, di costituire un’Officina Biotecnologica che ha come obiettivo la produzione in foglie di tabacco di un autoantigene umano potenzialmente efficace per la prevenzione del diabete autoimmune.
Fonte: Pharma-Planta

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