C'è un farmaco utilizzato per la cura dei linfomi che sembra funzionare efficacemente anche contro l'Alzheimer. Il bexarotene agirebbe (nei topi) consentendo un rapido recupero della memoria. lo studio è stato pubblicato sulla rivista specializzata Science.
Il bexarotene è un farmaco autorizzato 10 anni fa dalla Fda americana. Secondo gli studi dei ricercatori della Case Western Reserve University School of Medicine di Cleveland non cura soltanto i cancri della pelle ma, almeno nei topi, anche i sintomi tipici dell'Alzheimer.
Gli scienziati nei loro esperimenti hanno potuto accertare effetti sorprendenti verificatisi a distanza di poche ore dalla somministrazione del farmaco.
Infatti, solo dopo sei ore, gli studiosi hanno potuto riscontrare una riduzione del 25% delle placche amiloidi per raggiungere il picco di efficacia dopo 72 ore con un evidente miglioramento della memoria e del comportamento.
Il bexarotene stimola la produzione della 'Apolipoproteina E' o 'ApoE'. La molecola svolge il compito di ripulire il cervello dalle placche di beta-amiloide che soffocano i neuroni dando luogo alla malattia.
Gli esperimenti da laboratorio hanno dimostrato come il comportamento dei topolini affetti da Alzheimer sia rapidamente migliorato. Poche ore dalla somministrazione le cavie riacquistavano memoria, abilità e comportamenti normali. Da Vitadidonna
Ma il betaxarotene è gravato da molteplici e importanti effetti collaterali. Tra questi frequentemente, in modo particolare, si menifestano: l'ipotiroidismo, la leucopenia, l'ipercolesterolemia e l'iperlipemia ed anche dolori, cefalea, astenia, dermatite esfoliativa, prurito, rash.
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