«Una serie incredibile di contraddizioni, omissioni, discrasie e informazioni che non corrispondono al vero. E una superficialità inaccettabile». Le associazioni ambientaliste “Man” e Wwf smontano, pezzo per pezzo, la proposta di Piano strategico Mortelle-Tono presentata dall’amministrazione comunale (è stata convocata la conferenza dei servizi per il prossimo 26 marzo) e chiedono all’assessorato regionale al Territorio e ambiente di emettere «formale provvedimento di diniego». Le osservazioni alla “Vas” e alla Valutazione di incidenza della variante al Prg sono state inviate non solo alla Regione ma anche al Comune (a cui si chiede di sospendere immediatamente lo strumento urbanistico mai sottoposto a Valutazione di incidenza) e al ministero dell’Ambiente (al quale ci si appella perché vigili sulla tutela di una delle più importanti Zone di protezione speciale della Sicilia e dell’intera area mediterranea). Le carenze riscontrate, secondo gli ambientalisti, sono talmente gravi da imporre la bocciatura del Piano senza ulteriori confronti e discussioni.
In premessa, “Man” e Wwf ricordano di aver chiesto, già dal 2006, la sospensione della Variante generale al Piano regolatore, «approvata in assenza della necessaria Valutazione di incidenza». L’amministrazione comunale nel 2007 ha istituito una commissione «che di fatto ha analizzato singoli progetti e interventi, senza avere mai una visione complessiva del territorio protetto». Vengono, poi, elencati i dati essenziali su cui è basato il Piano “Mortelle-Tono” che si estende per 5 chilometri di costa, occupando 200 ettari. Previsti 18. 626 mq di parcheggi pubblici; 23.730 mq. di opere connesse alla diretta fruizione del mare, sport, svago e tempo libero; 913. mq. di isola ecologica; 41.530 mq. per il “parco dei cipressi”; 141.040 mq. di ambiti destinati alla realizzazione di strutture residenziali e turistiche e servizi connessi; 38.888 mq. di ambiti destinati alla ricettività alberghiera; 3,5 km di stradelle di collegamento; 3,8 km di strada di servizio e accesso; 4,3 km di percorsi pedonali; 4,5 km di “promenade”. Si passa, dunque, ai rilievi nel merito: «La Vas – sottolineano le associazioni ambientaliste – non riporta alcuna informazione, confronto o analisi di compatibilità rispetto ai diversi piani previsti, alla Variante al Prg, alla sostenibilità con le numerose ulteriori previsioni urbanistiche.
Il progetto, che riguarda una delle aree a oggi meno interessate da nuove espansioni urbanistiche e viarie, che mantiene ancora naturalità e scarsi insediamenti, utilizza come argomento anche l’attuale crisi economica per giustificare l’intervento massiccio di infrastrutturazione ed edificazione, oltre che di cementificazione dello spazio marino. Il voler mettere ordine e migliorare la qualità igienico-sanitaria di tutta l’area esistente non giustifica nuovi volumi edilizi, nuove strade, ulteriori prelievi idrici e scarichi e molto altro. La “Vas” risulta incoerente, carente, autoreferenziale e priva di reale contenuto atta a valutare correttamente il Piano Mortelle-Tono».
Vi sarebbero clamorosi errori anche come quello presente nella legenda sui vincoli-divieti-prescrizioni, con la dizione “nulla osta Soprintendenza di Agrigento” (come se la Valutazione si riferisse a una porzione di territorio non ricadente a Messina…). «Non viene presa in considerazione da chi ha redatto la Vas e la Valutazione d’incidenza – insistono “Man” e Wwf – la sommatoria degli impatti che comporterebbe la trasformazione di 200 ettari che si aggiungerebbero alle insensate intenzioni dell’amministrazione comunale di Messina di delocalizzare l’area industriale di Maregrosso nella zona di Faro Superiore (la cui viabilità è insufficiente al pari dell’erogazione idrica e dove insiste la centrale Snam priva di sistemi di allarme e dove è previsto un piano particolareggiato con oltre 5 mila nuovi abitanti!); all’intenzione di realizzare altri 12 Piani particolareggiati (inclusi diversi porticcioli) che si sommerebbero alla costante espansione urbanistica, alla copertura di fiumare e alla progettazione di centri commerciali».
Le associazioni si dilungano, dunque, su quelle che definiscono le «gravi carenze e sottovalutazioni» presenti nella Valutazione d’incidenza rispetto alla tutela di uno degli habitat più preziosi del Mediterraneo. Anche in questo documento vi sarebbero errori “macroposcopici” relativi al numero degli uccelli che transitano nello Stretto, alle specie a rischio di estinzione, alle conseguenze di opere che andrebbero ad aggravare irrimediabilmente l’equilibrio ambientale, comportando un ulteriore pesantissimo consumo di suolo.
Durissima la conclusione: «Un Piano strategico, variante al Prg, che ignora il Piano paesaggistico dell’Ambito 9, prevede centinaia di migliaia di metri cubi di nuove volumetrie, consumo di suoli, nuove strade, fruizione massiccia di zone attualmente scarsamente fruite, un Marina, consumo di risorse naturali, ed è supportato da una Valutazione d’incidenza assolutamente carente, omissiva e totalmente slegata dal contesto territoriale oggetto degli interventi»: questo sarebbe il Piano “Mortelle-Tono”. Le osservazioni di Wwf Sicilia e Man sono state trasmesse, per conoscenza, anche alla magistratura ordinaria e contabile. LUCIO D’AMICO - GDS
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