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lunedì 13 febbraio 2012

Napolitano: la corruzione è una questione di costume

Giorgio Napolitano Corruzione Christian Wulff Claudio Messora Byoblu Byoblu.com

Alla conferenza stampa congiunta di Giorgio Napolitano e di Christian Wulff, capo di Stato della Germania, un giornalista tedesco apre con una domanda semplice semplice: "Uno dei maggiori intralci alla crescita è proprio la corruzione. Cosa intendete fare per combattere la corruzione nei vostri paesi?".

La domanda è semplice solo all'apparenza. Il capo di Stato tedesco non ha esitazioni e risponde fieramente:


" Io penso che in Germania le leggi trovino un'applicazione molto coerente contro la corruzione e la Germania si annovera tra i paesi che hanno un'ottima reputazione a livello internazionale quanto al livello di corruzione. Da noi le autorizzazioni e le licenze vengono date molto celermente, senza dover corrompere nessuno. Ci sono le procedure tipiche di uno Stato di Diritto e questo trova un alto riconoscimento da parte degli investitori internazionali. Per questo la Germania è un sistema-Paese molto richiesto."

Tocca a Giorgio Napolitano. Apre con un "Beh..." che è tutto un programma. Prosegue ammettendo che "l'Italia è messa meno bene della Germania nelle classifiche internazionali sulla trasparenza, ovvero sulla riduzione del fenomeno della corruzione. Questo fenomeno è ancora notevolmente diffuso. Ci sono questioni di norme di legge e ci sono questioni di costume".

Questioni di costume. Insomma, abbiamo la pizza, gli spaghetti, le gondole e la corruzione. I turisti che vogliano sperimentare l'ebbrezza di un permesso di soggiorno o di un visto di ingresso in cambio di una piccola mazzetta possono scegliere questa elettrizzante esperienza direttamente dal catalogo del loro tour operator di fiducia. Una volta che saranno a cena nel loro ristorante preferito, li avvicinerà un figurante mascherato da funzionario cui si potrà allungare una busta con una mazzetta di soldi finti, meglio se lire per rendere l'effetto ancora più pittoresco. Ovviamente le banconote saranno false, distribuite dall'agenzia viaggi un po' come gli occhialini 3D all'ingresso del cinema. Ma si potrà restare stupefatti dinnanzi all'italica abilità di intascare la bustarella senza che i commensali si accorgano di nulla. Una vera arte circense, una tradizione secolare che in un momento di recessione può rappresentare un ottima attrazione turistica. Qualcuno dice che valga perfino due o tre punti di Pil.

Dopo avere circumnavigato la questione prendendola alla lontana, Napolitano termina poi abbassando lo sguardo e dicendosi sicuro che il nuovo governo affronterà con decisione la questione. Una risposta talmente secca e perentoria che metterebbe a tacere qualsiasi giornalista pur agguerrito. E infatti nessuno gli pone la seconda domanda: mi scusi, perché non avete ratificato la Convenzione Penale sulla Corruzione del Consiglio d'Europa?

Forse per non affossare il turismo?
byoblu

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