''I dati sui posti letto ospedalieri e i pronto soccorso, forniti oggi da un'inchiesta di quotidianosanita.it, evidenziano i danni da noi denunciati negli ultimi 10 anni, frutto di una scellerata politica di tagli che rischia di mettere in ginocchio il servizio sanitario nazionale''. E' la denuncia delle Cgil Medici che sootlinea come ''si taglino i posti letto pubblici ma invece di potenziare il territorio con strutture h24 si faccia ricadere il peso dell'assistenza sui pronto soccorso, con sempre minori possibilita' di ricoveri e situazioni non piu' accettabili in diversi grandi ospedali delle citta' metropolitane.
Contemporaneamente si assiste, soprattutto in alcune importanti Regioni sottoposte a piani di rientro, a una visibile crescita del settore privato accreditato''.
''Le vittime di questo pericoloso processo di indebolimento del sistema sanitario pubblico - ha dichiarato Cecilia Taranto, Segretario Nazionale Fp-Cgil - sono tanto i cittadini, costretti a lunghe attese anche in condizioni non dignitose, quanto gli operatori sanitari, diminuiti nel numero a causa del blocco del turn over e costretti a fare i conti con carichi di lavoro sempre piu' gravosi e risorse piu' scarse. Lo snaturamento del servizio nazionale al quale stiamo assistendo va fermato. Il Ministro della salute, di concerto con le Regioni, apra un confronto e convochi i sindacati''.
''La deriva privatistica che si evince dai dati e' allarmante. E' clamoroso - ha affermato Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp-Cgil Medici - che in diverse Regioni i posti letto pubblici siano diminuiti, mentre crescono quelli privati, anche in maniera evidente, vedi i dati riguardanti Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Umbria, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia''.
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