Rassegna stampa (news selezionate da staff saluteme.it) di salute e ambiente in Sicilia
venerdì 7 settembre 2012
La denuncia: «Un incubo quel ricovero in un ospedale di Messina (Papardo)»
VIGEVANO. Non è stata sicuramente un’estate da ricordare quella della signora Z.S., sessantaquattrenne lomellina. Dopo aver passato i mesi invernali al nord, decide con il marito di trascorre alcuni giorni di vacanza in Sicilia. Purtroppo a causa di un malore viene portata all’ospedale Barone Romeo di Patti, in provincia di Messina, dove resta ricoverata per tre giorni per un infarto miocardico. L’8 agosto viene trasferita invece all’ospedale di Messina, nell’azienda ospedaliera Papardo Piemonte. Ed è qui che durante la degenza ha assistito a situazioni poco piacevoli.
A raccontarlo però è il marito, il signor Franco «Ho assistito a cose inenarrabili in questo ospedale. Mentre le facevano un prelievo, è caduto copiosamente del sangue sul lenzuolo – e spiega – Quando sono finite le operazioni di rito, ho chiesto al personale ospedaliero se fosse possibile sostituire le lenzuola sporche.
Alla mia richiesta ho ricevuto una risposta inaccettabile: “Non importa, tanto è il suo sangue”. Questa è solo la prima delle tante repliche ricevute dal personale dell’ospedale. «Il giorno dopo, sempre con molta cortesia, mi sono rivolto a un medico del reparto, il quale mi ha risposto in stretto dialetto messinese. Non capendo ho chiesto di ripetere in italiano, ma in modo maleducato se n’è andato». Per tre giorni il signor Franco ha continuato a chiedere di poter cambiare le lenzuola sporche della moglie, ma le risposte erano sempre le stesse “Non abbiamo lenzuola per cambiarla” oppure “Non abbiamo personale per rifare il letto”.
«Ero esausto e il 10 agosto ho telefonato ai carabinieri di Messina, ma sono stato invitato a sporgere denuncia – racconta il marito – Allora mi sono rivolto alla direzione sanitaria e sono stato rimproverato per aver protestato». Dopo quattro giorni di degenza al Papardo Piemonte, la signora Z.S. viene dimessa e i coniugi lomellini tornano a casa. Il signor Franco però, a fine agosto, ha sporto denuncia presso il comando dei carabinieri di Vigevano. Dall’azienda ospedaliera nessun commento sulla vicenda, responsabili i in ferie o in reparto e quindi impossibilitati a rispondere. (m.m.) Fonte: “La Provincia Pavese”
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