Il gip Giovanni De Marco lo ha interrogato per quattro ore di seguito ieri mattina nella sua stanza al piano seminterrato del Palazzo di giustizia. Dalle dieci alle due di pomeriggio l’ormai ex commissario della polizia municipale Aldo Bruzzano ha raccontato la sua versione dei fatti dopo l’inchiesta che lo ha travolto e mandato agli arresti domiciliari con una sfilza di accuse ovvero ricettazione in concorso, peculato, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. Accuse che s’intersecano tra la sua attività lavorativa come capo della sezione Tutela ambientale della polizia municipale e quella di “dominus” dei quattro negozi di compro-oro formalmente gestiti dal figlio.
E proprio ieri pomeriggio uno dei quattro punti compro-oro che gestiva, quello di via Tommaso Cannizzaro, ha subito un vero e proprio assalto armato con momenti di grande paura e tensione per la dipendente che in quel momento si trovava in negozio, contro cui sarebbe stata addirittura versata della benzina durante le fasi concitate della rapina. Solo l’arrivo tempestivo di un paio di Volanti della polizia ha scongiurato il peggio. (ENRICODIGIACOMO)
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