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lunedì 19 novembre 2012

Nanotecnologia per combattere la sclerosi multipla?

Uno studio americano ha messo a punto una nanoparticella biodegradabile che potrebbe rivelarsi molto importante nella risoluzione di tante patologie autoimmuni, fra cui in particolare la sclerosi multipla.

La nanoparticella creata dai ricercatori della Northwestern University è in grado di trasportare un antigene che aiuta il sistema immunitario a riconoscere la mielina.

Il metodo messo a punto dai ricercatori americani, che ne hanno illustrato i dettagli sulla rivista Nature Biotechnology, opera una sorta di reset del sistema immunitario. Su modello murino, l'antigene trasportato dalla nanoparticella consente al sistema immunitario di riconoscere la guaina, preservandola da ulteriori attacchi.

La sostanza della nanoparticella è il Poly(lactide-co-glycolide) (PLG), costituita da acido lattico e acido glicolico.

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