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lunedì 31 dicembre 2012

Crocetta: “Messina è come una miniera d’oro coperta di fango”

 ”Messina e’ una citta’ laboriosa e bella che sembrava essere diventata negli ultimi mesi il paradosso della Sicilia. La nostra e’ una regione bellissima piena di possibilita’ produttive ma che allo stesso tempo era sul’orlo del default ma ora e’ una Sicilia dove si inizia a riaccendere la speranza”. Lo ha affermato il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Zanca, sede del Comune della citta’ dello Stretto, ricevendo i ringraziamenti del Commissario Straordinario Luigi Croce per i fondi destinati a Messina dall’ente regionale che potrebbero permettere l’amministrazione di non dichiarare default. ”Non e’ stato semplice trovare per Messina le risorse quando tutto era stato prosciugato – ha aggiunto- ed il default, secondo le agenzie di rating, avrebbe trascinato tutta la Sicilia contribuiendo in modo negativo sullo spread non solo siciliano ma italiano”.

“Fino a tre mesi fa – spiega Crocetta a proposito della Regione – si parlava solo di crisi e default. Oggi siamo riusciti ad approvare un bilancio sociale e in tre settimane abbiamo sbloccato fondi che erano rimasti congelati per anni”.

“Il prossimo 21 gennaio concluderemo con il ministro Barca e con il presidente delle Fs Moretti un accordo a Roma per l’alta velocità nei collegamenti tra Messina, Catania e Palermo”. Lo ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta durante una conferenza stampa al comune di Messina. “L’obiettivo – ha continuato Crocetta – dovrebbe essere non solo la costruzione del doppio binario ma anche di mettere in collegamento gli aeroporti di Catania e Palermo. In questa prima fase in cinque anni vorremo riuscire a coprire questa distanza in due ore e mezza e in 10 anni in un’ora e mezza”. “Il ponte sullo Stretto non può diventare una promessa elettorale: o ci sono o non ci sono i fondi per questa mega opera. Esito anche a schierarmi di fronte a una cosa che non c’è”, ha aggiunto Crocetta. “Non c’è – ha detto ancora Crocetta – un progetto reale perché non c’è un finanziamento reale. Tra l’altro l’unico costo certo è che paghiamo la progettazione alla società Stretto di Messina, bisogna fare chiarezza e dare segnali concreti”.

“Non è stato semplice trovare per Messina le risorse quando tutto era stato prosciugato, abbiamo avuto anche forze politiche contro questo finanziamento per una città in crisi – ha aggiunto – Su questo voglio essere categorico la regione intende intervenire nelle situazioni di crisi dei comuni però è chiaro l’intervento non può essere a pioggia nè un incentivo a entrare in crisi. A Messina questo intervento viene riconosciuto perché il suo commissario è stato bravo ed efficiente, ha fatto un bilancio reale vero non gonfiato nelle entrate”.
Poi uno sguardo alla gestione della giunta regionale: “I grillini stano dimostrando di rispondere in Sicilia alle sfide del governo regionale. Non c’è un inciucio politico c’è un atteggiamento responsabile da parte loro rispetto ad un governo che si comporta in modo responsabile. Capiscono bene che la posto in gioco è lo scontro con vecchie classi dirigenti e anche loro vogliono che questa politica delle continue spese cessi e non prosegua all’infinito”.  “Perché i grillini inoltre dovrebbero votare contro il governo se noi abbiamo presentato un atto che consente ai comuni di gestire in proprio i rifiuti o quando abbiamo presentato una legge per la tutela dei precari. Se i grillini vedono che presentiamo un bilancio che permette di risparmiare un miliardo di euro pechè dovrebbero votare contro?”, ha detto. “Per questo io non ho condiviso – ha concluso Crocetta – quello che mi sembrava veramente un inciucio l’accordo tra il centro sinistra e il Pdl di Castiglione, Firrarello e Musumeci che non avrebbe portato nessun beneficio al governo anzi avrebbe determinato la fine del governo stesso. Per questo ho contribuito a far saltare questo accordo”. (da nuovosoldo.it)

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