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lunedì 21 gennaio 2013

Mozione all’Ars del M5S per fermare le trivelle nel Belice

No alle estrazioni nella Valle del Belice. Il gruppo parlamentare del M5S all’Ars, raccogliendo le istanze dei comuni della zona e del comitato No Trivelle,  ha dichiarato guerra alle attività di estrazione nell’area del Trapanese e ha chiesto  al governo regionale di revocare le autorizzazioni già rilasciate, di fermare le attività di ricerca in corso e sospendere i procedimenti ancora in attesa di autorizzazione.

Per stoppare le trivelle i 15 deputati stellati, primo firmatario il presidente della commissione Ambiente Giampiero Trizzino,  hanno presentato una mozione all’ Assemblea, preparata assieme  all’ingegnere Mario Di Giovanna e ai dottori Giuseppe Palazzolo e Alessia Cerzoso, esperti in diritto dell’ambiente.
La mozione prende le mosse  dalla pubblicazione su alcuni quotidiani  dell’avviso per la ricerca di idrocarburi, denominato Masseria Frisella, in un area di 681,66 Kmq in piena Valle del Belice, per il quale, nonostante l’opposizione di numerosi comuni della zona, è arrivato il parere favorevole dell’Urig, l’organo di vigilanza nel settore estrattivo.

“Lo sfruttamento industriale del territorio, ed in particolare l’estrazione di idrocarburi – si legge nella mozione -  comporta rischi di incidenti, di sversamenti e inquinamento delle falde acquifere e dell’aria, ed è incompatibile con lo sviluppo economico ed ecosostenibile che l’area della Valle del Belice ha da anni intrapreso con successo. E’ inoltre penalizzante  per la popolazione che ha già scelto di contribuire allo sviluppo del Paese con l’installazione nel proprio territorio di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”.
Il procedimento avallato dall’Urig inoltre presenterebbe irregolarità di carattere amministrativo.
La mozione approderà in Aula  a fine mese. (nuovosoldo.it)

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