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mercoledì 16 gennaio 2013

Vaccino Epatite B: Obbligatorio dal 1991 a Seguito di una Tangente si Continua a Somministrare ai Neonati

Le vaccinazioni obbligatorie in Italia sono 4: difterite, tetano, poliomelite ed epatite B. Quanto all'epatite B, in Italia questo vaccino è obbligatorio dal maggio 1991, quando l'allora Ministro della Sanità, il poco “onorevole” De Lorenzo e l'allora responsabile del settore farmaceutico del ministero Duilio Poggiolini, intascarono dall'azienda Glaxo -SmithKline,  unica produttrice del vaccino Engerix B, ben 600 milioni di lire per renderlo obbligatorio in Italia, nonostante l'assenza di sufficienti sperimentazioni.

Entrambi sono stati condannati in via definitiva con sentenza della Cassazione per questo e per altri reati.
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Andrebbero finalmente considerati i gravissimi rischi derivanti da questa vaccinazione: “100 volte più grande del rischio di epatite B” ha dichiarato, già nel 1999, la dott.ssa Jane Orient, presidente dell'Associazione dei medici e chirurghi americani, che ha testimoniato davanti alla Commissione di riforma del governo ricordando i 4600 dossier che additano la sclerosi a placche, la sindrome di Guillan-Barré, il lupus eritematoso, le nevriti ottiche, le poliartriti, pericarditi, uveiti posteriori, paralisi facciali, il lichen planus, oltre all'aumento inquietante dell'asma e del diabete insulino-dipendente, riferibili alla vaccinazione.

    “Le maggiori imprese farmaceutiche coinvolte – si legge in un articolo del Corriere del 20 luglio 1996 - sono Glaxo, Inverni Della Beffa, Menarini, Lepetit, Pfizer, Sigma Tau, Poli, Chiesi. Gli imprenditori farmaceutici che hanno patteggiato la pena sono 20 versando complessivamente 14 miliardi e 800 milioni a titolo di risarcimento del danno”. Nulla in confronto a quello che hanno guadagnato. 
    Nonostante ciò, ancora oggi non si limita l'obbligatorietà di un vaccino per anni somministrato perentoriamente ai neonati a seguito di tangenti e corruzione.

Fonte: Tuttosteopatia

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