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domenica 24 febbraio 2013

I tabulati inchiodano Ciancio

CATANIA - “Turbativa d'asta aggravata dal favoreggiamento alla mafia”, la nuova accusa a Mario Ciancio, arriva non da un pubblico ministero ma da un giudice di seconda istanza. La Corte d'Appello di Catania si è infatti accorta, dopo 14 anni di processo, del fatto che nessuno tra i pubblici ministeri che si sono succeduti negli anni, avesse notato la possibile presenza, ad alcuni degli incontri con i protagonisti accusati di aver truccato la gara dell'ospedale Garibaldi, dell'editore Mario Ciancio Sanfilippo

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