Hanno tutte le carte in regola per fare esami e visite convenzionate col servizio sanitario, perché figurano nell'elenco delle strutture accreditate dalla Regione. Ma in virtù della riforma sanitaria che dal 2009 ha bloccato l'accesso alle convenzioni non sono mai entrate nell'eldorado delle 1308 strutture convenzionate che si dividono una torta di oltre 310 milioni di euro all'anno.
Ora il Consiglio di giustizia amministrativa dà ragione a 5 privati accreditati esclusi e impone all'Asp di Palermo, che eroga il budget per conto dell'assessorato, di metterli sotto contratto. Per i giudici è stato violato il principio della libera concorrenza sancito dalle normative europee. E la sentenza è destinata ad aprire scenari nuovi per le oltre 500 strutture che ora potrebbero presentarsi a battere cassa. (repubblica.it)
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