
Bus fermi perché non ci sono i soldi per pagare la benzina, intere zone dell’entroterra irraggiungibili perché non ci sono treni che le servano, le isole minori abbandonate a se stesse, la probabile cancellazione dell’aliscafo sullo Stretto di Messina e un piano nazionale per gli aeroporti che penalizza gli scali dell’Isola. Per chi vive in Sicilia è un’impresa muoversi da una città all’altra e spostamenti di pochi chilometri si trasformano spesso in viaggi della speranza che durano ore. La Fit Cisl Sicilia punta le lente di ingrandimento sullo stato dei trasporti e il quadro che ne viene fuori è imbarazzante. “Un sistema infrastrutturale che non è degno di una regione europea”, attacca Amedeo Benigno, segretario della federazione trasporti del sindacato. (Fonte: La Repubblica.it)
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