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mercoledì 12 giugno 2013

Enzo e Leoluca vent’anni dopo

Tra i risvolti dei risultati elettorali in Sicilia ce n’è uno, imprevedibile e sorprendente: con la rielezione di Bianco a Catania, dopo quella di Orlando l’anno scorso a Palermo, sono due i sindaci richiamati in servizio dopo 20 anni, alla guida delle due maggiori città dell’Isola. Sessantenni, con due storie politiche diverse alle spalle, Bianco e Orlando hanno in comune il fatto di aver attraversato indenni la Prima e la Seconda Repubblica, e adesso di collocarsi in posti di tutto rispetto anche nella Terza.

Bianco, per dire, era il pupillo di Ugo La Malfa (morto nel 1979, trentaquattro anni fa), quando dirigeva i giovani repubblicani. Ha fatto in tempo a veder andare in pensione il figlio di Ugo, Giorgio, e a caricarsi sulle spalle la gloriosa eredità del Pri. Nel frattempo, dopo la prima sindacatura catanese all’inizio degli Anni Novanta, è stato deputato, senatore, ha fondato o cofondato tre nuovi partiti (Alleanza democratica, l’Asinello, la Margherita), è diventato ministro, è sopravvissuto all’infortunio delle code di elettori ai seggi nel 2001 (altri tempi: ora c’è l’astensione di massa), ha metabolizzato la sconfitta alle precedenti comunali di Catania ed ora s’è preso il gusto della rinvincita al primo turno contro il sindaco che lo aveva battuto. (La Stampa)

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