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mercoledì 17 luglio 2013

MUORE SUL LAVORO I DATORI LO GETTANO IN DISCARICA

“Sono disgustato dal comportamento di questa gente, che ha pure il coraggio di  definirsi “datore di lavoro. Altro che semplificare la sicurezza sul lavoro, bisognerebbe inasprire le pene per i responsabili delle morti sul lavoro”. Questo il commento a caldo di Marco Bazzoni, Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza -  Firenze, dopo aver appreso la notizia del ritrovamento del corpo di Mihai Istoc, l’operaio romeno morto in un cantiere  il cui cadavere fu nascosto in discarica per ben 4 anni. Istoc, aveva 45 anni quando perse la vita cadendo una mattina di giugno del 2009 da un ponteggio in un cantiere dalle parti di Venaria, nel Torinese. I datori di lavoro, ora accusati di occultamento di cadavere, pensarono di far sparire ogni traccia dell’accaduto, visto che la vittima era stata assunta in nero e poi stava lavorando senza nessuna imbracatura di sicurezza. Così il suo corpo privo di vita fu gettato su un divano  in una discarica abusiva tra i boschi dell’Astigiano dove 10 giorni dopo venne trovato da due cacciatori di cinghiali senza documenti. Quel corpo senza identità rimase tale per 4 anni, mentre in Romania la moglie e i due figli lo cercavano disperatamente. Solo il test del Dna hanno svelato e ridato un nome ed un cognome al povero uomo. Una fine davvero inquietante che ripropone con forza  la questione della sicurezza sul lavoro e la mancanza di controlli adeguati.

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