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domenica 29 settembre 2013

In Italia solo baroni

Laureata da meno di un anno in ‘biotecnologie della riproduzione’, si è stancata di accumulare rifiuti o proposte di lavoro senza retribuzione dal barone di turno e ha preferito andare a lavorare in un centro della fertilità di Ternopil, in Ucraina occidentale. Dove dice di essere stata accolta con una gioia e un’umanità a lei sconosciute nei numerosi e infruttuosi colloqui di lavoro collezionati in Italia.

 “Prima di partire per l’Ucraina mi sono proposta per un tirocinio in qualche clinica napoletana, dove hanno deriso la mia specializzazione, non ne erano a conoscenza, mi ridevano in faccia. Un professore continuava a darmi appuntamenti ai quali non si presentava e poi scoprii che se n’era andato in vacanza.

Sono andata a fare colloqui a Bologna, Avellino, Verona. Sempre a spese mie, non mi hanno nemmeno offerto un caffè. In Ucraina invece mi hanno fatto fare una settimana di prova interamente spesata da loro. Mi sono subito trovata benissimo. E sono rimasta”. (il FQ)

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