È iniziata di buon’ora la visita del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, alle popolazioni del messinese colpite dall’alluvione e dalle frane del 22 e 23 novembre scorsi. Lombardo è giunto alle 8,30 nel Comune di Barcellona Pozzo di Gotto dove, insieme agli assessori Daniele Tranchida e Mario Centorrino, è stato ricevuto dal sindaco Candeloro Nania. All’incontro erano presenti il presidente del Consiglio comunale; vari esponenti della Giunta e del Consiglio di Barcellona; il dirigente generale della Protezione civile regionale, Pietro Lo Monaco; quello del dipartimento Ambiente dell’assessorato regionale al Territorio, Giovanni Arnone, oltre ai rappresentanti di tutte le forze civili e militari impegnate nei soccorsi e nei lavori di ripristino e messa in sicurezza. Sono state affrontate – si legge, in una nota della Regione siciliana – le emergenze che si sono determinate nel territorio, a cominciare dallo smaltimento dei fanghi.
Il sindaco Nania ha posto sul tappeto alcune esigenze come la richiesta di sospensione di tributi e mutui di concessione di prestiti agevolati, soprattutto per le attività commerciali di Barcellona, sottolineando che sono almeno un centinaio quelle gravemente danneggiate.. Dopo la visita a Barcellona Pozzo di Gotto, Lombardo ha fatto tappa a Saponara dove, nella casa comunale, ha incontrato il sindaco e i rappresentanti della giunta e del consiglio comunale. “Il primo pensiero – ha detto Lombardo – va alle famiglie che hanno perso i propri cari, alle quali esprimo fraterna vicinanza”. Il sindaco di Saponara, Nicola Venuto, ha posto all’attenzione del governatore la possibilità, per dare una prima risposta agli sfollati, di utilizzare, d’intesa con gli enti competenti, 50 alloggi dello Iacp per i quali occorrono interventi di ripristino. Anche a Saponara come già a Barcellona, il primo cittadino ha sollevato la questione delle attività commerciali danneggiate. “Abbiamo provveduto – ha detto il presidente della Regione – alla dichiarazione di stato di calamita cui è seguito lo stato di emergenza dichiarato dal Consiglio dei ministri. A breve aspettiamo l’ordinanza di Protezione civile che dovrà contenere una copertura economica adeguata agli ingenti danni registrati”. “Occorre ripensare i piani regolatori generali – ha proseguito Lombardo – e, utilizzando risorse che devono venire anche dallo Stato, liberare le case costruite ai piedi delle colline, verificare come sono trattati i letti delle fiumare e valutare come sia possibile creare condizioni di sicurezza”.
“Rispetto a Barcellona Pozzo di Gotto – ha detto il dirigente generale della Protezione Civile regionale Pietro Lo Monaco – la situazione di Saponara è certamente ancor più complessa. Siamo all’opera per salvaguardare i centri urbani da altri eventi alluvionali. I nuovi insediamenti non rientrano nella nostra politica, ma certamente in alcuni piccoli borghi sovrastati da pendici vi sono situazioni non sanabili proprio per la conformazione geo-morfologica e, quindi, si dovranno trovare soluzioni abitative diverse, ma sempre, se possibile, nei comuni di appartenenza”. (da nuovosoldo.net)
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