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domenica 6 novembre 2011

Ma a cosa serve un consiglio comunale “straordinario” sul Ponte?

A cosa serve un consiglio comunale “straordinario” sulle “opere propedeutiche e funzionali” al Ponte a soli tre giorni dalla conferenza dei Servizi indetta a Roma? A nulla, come a nulla sono serviti i lavori delle commissioni comunali e provinciali sul Ponte, il tanto parlare sulle opere compensative, i vari accordi firmati per fantomatici stage universitari. Messina fino ad oggi non ha avuto nulla, affonda in un mare di problemi, mentre “a suo nome”, ma non a suo vantaggio, si spendevano 500 milioni di euro per l’inutile progettazione del Ponte sullo Stretto!

Invece di continuare ad impegnare le istituzioni cittadine a discutere di nulla, ed a continuare a spendere denaro pubblico, non sarebbe meglio convocare consigli comunali, ordinari e straordinari, per affrontare le vere emergenze economiche, occupazionali e sociali cittadine e che si chiamano ATM, Messinambiente, RFI, Feluca, Servizi sociali, Cantieri navali, Giampilieri?
            Tra l’altro, chiedere al Sindaco ed al presidente della Provincia di non firmare l’Accordo di programma se non fossero inserite le promesse opere connesse e compensative è condizione necessaria ma non sufficiente. Bisogna staccare la spina della Stretto di Messina, chiudere definitivamente il capitolo Ponte sullo Stretto, chiedere che i soldi destinati al Ponte siano utilizzati per mettere in sicurezza il nostro territorio e  potenziare il trasporto nell’area dello Stretto.
            Sinistra Ecologia Libertà, nel condividere l’appello della Rete No Ponte, sarà presente lunedì 7 novembredavanti al comune di Messina per chiedere la chiusura della Stretto di Messina e del progetto del Ponte. 
 Daniele Ialacqua (coordinatore cittadino)

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