Compariranno dopodomani davanti al gip Daria Orlando, le cinque persone finite ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta Atm. A Palazzo Piacentini si presenteranno il direttore generale della municipalizzata Claudio Conte, il responsabile Esercizio gommato Salvatore Orlando, quello dell’Ufficio Ced paghe Giuseppe Lampi, e i due coordinatori di Esercizio Francesco Lisa e Bartolo Enea. Dovranno rispondere, assieme ad altri 17 indagati, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e truffa in danno di un ente pubblico.
Fascicolo gestito dal sostituto procuratore Stefano Ammendola, che all’alba di venerdì ha fatto scattare i provvedimenti cautelari.
Indagini avviate nella primavera del 2008, che riguardano la gestione aziendale del periodo immediatamente precedente. Un lasso di tempo altroché ampio: dal 2003 al 2007. Anni in cui i carabinieri avrebbero accertato le incongruenze riferite alle richieste di rimborso che l’Atm inoltrava alla Regione e all’Agenzia delle dogane, per ottenere risorse più consistenti rispetto al dovuto; tutto ciò attraverso una serie di conteggi truccati e gonfiati a favore della municipalizzata che con tali somme erogava ulteriori emolumenti ai dipendenti.
Fin qui le tesi sui cui, grossomodo, si baserà l’impianto accusatorio che sulla scorta dell’ordinanza ha provocato l’ennesimo scossone nella gestione aziendale della già claudicante municipalizzata. Il collegio di difesa è formato dai legali Filippo Mangiapane, Carmelo Scillia, Adalgisa Bartolo e Candeloro Olivo.
Tuttavia, mentre l’inchiesta giudiziaria segue il suo corso ai suoi ritmi, vi è un carrozzone che va in qualche modo governato e che impone una marcia quantomeno più fluida. E allora intanto, subito dopo le misure cautelari, l’attuale commissario Atm Santi Alligo ha sospeso dirigenti e dipendenti coinvolti (atto dovuto), in attesa di sostituirli. Ed è stata già individuata la figura che, almeno per il momento, farà le veci del dg Conte. Si tratta dell’architetto del Comune Maria Canale, la quale ha accettato l’incarico.
Palazzo Zanca, nel frattempo, ha già dato il via libera alla costituzione di una Commissione d’indagine (così come ha fatto la Regione), come conferma lo stesso primo cittadino Giuseppe Buzzanca, il quale intervenendo sulla vicenda Atm, dichiara: «Anche noi avvieremo una nostra indagine amministrativa, attraverso apposita commissione. Ciò al fine anche di confrontare i dati che ne verranno fuori con quelli della Regione. Il Comune si costituirà parte civile. Speriamo – aggiunge il sindaco – che ciascuna delle persone coinvolte nell’inchiesta riesca a far valere le proprie ragioni». Sull’immediato futuro dell’azienda di via La Farina, Buzzanca non aggiunge altro. D’altra parte, le parole servono a poco. TITO CAVALERI - GDS
Già, lui dormiva....
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