Alcuni scienziati hanno indagato approfonditamente le funzioni delle cellule staminali delle fibre muscolari striate, utilizzando tecniche di sequenziamento di materiale genetico di ultima generazione. Lo studio è stato condotto da ricercatori delle Università di Leeds, Londra e Berlino.
Sono state incluse nella ricerca alcune famiglie con figli che soffrivano di una malattia muscolare progressiva e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Genetics.
I bambini in questione presentavano una progressiva astenia muscolare con compromissione di tutte le masse muscolari del corpo, compreso il diaframma, muscolo essenziale per la respirazione autonoma. All’esame genetico si è riscontrato un difetto nel MEGF-10, il gene che rappresenta un ruolo centrale nei confronti delle cellule staminali muscolari. Esiste infatti, un gruppetto di cellule definite “satelliti” che in condizioni normali sono adese alla superficie esterna delle fibre muscolari restando così silenti. Quando un muscolo con le sue fibre risulta danneggiato, le cellule satelliti, si attivano e si uniscono fino a fondersi con la fibra muscolare stessa.
L’MEGF-10 sembra rivestire un ruolo fondamentale nel processo appena descritto, infatti, fornisce il necessario habitat “colloso” in cui si può verificare l’attecchimento della cellula staminale. Questo lo mette in primo piano nei processi rigenerativi del muscolo stesso.
La massa muscolare nell’essere umano costituisce circa il 40% del peso totale, è importante quindi che essi si mantengano sempre integri. Una lesione e/o un “danno” produce una sensazione di debolezza muscolare che a volte si presenta progressiva. (www.italiasalute.it)
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