Il titolare della sede italiana dell’azienda svizzera produttrice della “Crescina“ è stato accusato dalla procura di Torino di frode in commercio. A confermare le falsità degli spot pubblicitari ci sono ora le analisi effettuate dall’Istituto Superiore di Sanità, non c'è alcuna evidenza scientifica di un’attività del prodotto di far ricrescere i capelli.
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