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lunedì 5 dicembre 2011

Manovra Monti: come prima, peggio di prima …

La manovra in programma del governo Monti è l’ennesimo salasso a danno delle famiglie che andrà a colpire le case degli italiani e i loro risparmi senza colpire la vera evasione fiscale, senza intaccare minimamente né il debito pubblico né i privilegi dei burocrati di stato che continueranno a percepire indennizzi e pensioni d’oro, nonostante le ambiguità che spesso emergono ovviamente tutte da chiarire, come nel caso Guarguaglini che sarà probabilmente liquidato dal governo con un assegno da 5,5 milioni di euro, pari a circa 220 anni di stipendio di un semplice impiegato della Finmeccanica.



La verità sta nel fatto che c’è un attacco alla proprietà e alla ricchezza del popolo italiano con la reintroduzione della ICI sulla prima casa, l’aumento dell’Irpef, probabilmente anche dell’Iva, delle rendite catastali al 15-20% dall’attuale 5%, una tassa speciale sulle seconde e terze case e l’iniquo aumento dell’età pensionabile a più di 40 anni di lavoro. Se poi aggiungiamo il taglio di 2,5 miliardi al Fondo sanitario nazionale che per il 2013 potrebbe arrivare a 5 miliardi di euro la situazione diventa veramente insostenibile. Tutto questo senza riguardo per l’equità, tanto decantata dal presidente del consiglio ed elogiata dalla maggioranza politica catto comunista composta da PDL, FLI, UDC e PD che lo appoggia.

Finalmente adesso è caduto il velo di ipocrisia dietro cui si erano nascosti principalmente i deputati del PDL, eletti per fare la rivoluzione liberale ed oggi contenti di sposare il peggiore statalismo esattore ed espropriatore incarnato da questo governo, pur di non intaccare i privilegi personali e degli amici. Il presidente del Partito Nazional Popolare, Tommaso Romano, conclude la sua nota, deplorando questa politica al servizio dei poteri forti, delle banche e del tecnicismo oligarchico europeista nemico ed affamatore dei popoli che causerà l’impoverimento dell’intera Europa, che denunciamo come un imminente pericolo. (osservatorio-sicilia.it)

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