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sabato 10 dicembre 2011

Messina e il sacco edilizio: il Wwf loda la procura


Messina – La nuova inchiesta sull’espansione edilizia a monte del torrente Trapani fa scendere in campo per l’ennesima volta, sul rapporto tra edilizia e dissesto del territorio, il Wwf nazionale e regionale. «Laddove uffici tecnici e politica latitano pericolosamente o, peggio, interferiscono forzando il significato delle norme e rendendo possibile l’impossibile – scrive Pier Francesco Rizza, presidente del Wwf Sicilia – interviene la Magistratura, cui va il nostro ringraziamento per avere acceso i riflettori su uno dei più eclatanti casi di urbanizzazione selvaggia nel Meridione d’Italia: Messina.
Adesso, il Comune è di fronte a un importante bivio. Continuare una gestione folle e illegittima della città, o fermare l’applicazione della variante, che ha contribuito a rendere il territorio di Messina uno dei meno sicuri d’Italia: si deve ripensare la pianificazione urbanistica della città basandosi sui dati veritieri emersi dalle indagini, e sulle esigenze di una città in calo demografico». Ancora: «La Zps, che pure avrebbe consentito, se si fossero rispettate le norme, di rivedere lo strumento urbanistico compatibilmente con la tutela del territorio, fermando una volta per tutte le colate di cemento che varianti di varianti avevano decretato possibili, è stata ritenuta sigla priva di significato…C’è solo una cosa da fare: sospendere l’applicazione della variante, promuovere un nuovo Prg a volume zero, e mettere in sicurezza tutto il territorio». da: enricodigiacomo.org

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