Sono comparsi davanti al gip Massimiliano Micali per essere interrogati. A Palazzo di Giustizia stamattina si sono presentati Carmelo Santalco, l’assessore dimessosi lunedì scorso dopo essere stato indagato per delle telefonate private effettuate con il telefono cellulare del Comune ed il padre Benito, arrestato sabato scorso per concussione. L’ex assessore all’e-government, indagato per peculato ed appropriazione indebita, si è avvalso della facoltà di non rispondere e dunque ha scelto di non rispondere alle domande del gip. Ha parlato invece il padre Benito che si trova tuttora agli arresti domiciliari.
L’ex assessore e consigliere comunale è accusato di aver costretto per cinque anni un ex dipendente del patronato Easa, di cui Santalco era presidente, a versare 250 euro al mese ad un altro lavoratore in nero dello stesso sindacato. Benito Santalco ha respinto tutte le accuse ed ha spiegato al gip Micali come funzionavano le cose dal 2001 al 2006, l’arco di tempo preso in considerazione dai Carabinieri che hanno eseguito le indagini. (enricodigiacomo.org)
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