I grassi vegetali idrogenati fanno malissimo alla salute e al cervello. Ecco, l'abbiamo detto. Lo si dice da tanto tempo, con pochi risultati sulle abitudini alimentari della popolazione, ma diciamolo ancora. Come evitarli? Semplicemente girando i prodotti che compriamo e leggendo l'etichetta del cosiddetto cibo spazzatura.
Se c'è scritto grassi vegetali e basta non vanno bene, perché non c'è l'obbligo di scriverlo. Ci deve essere scritto "grassi vegetali non idrogenati".
Quali alimenti sono a rischio? Le merendine, i cracker e i grissini, le creme spalmabili e le mousse, la margarina, che è un grasso idrogenato in persona, inventato nel 1800 per l'esercito di Napoleone III, molti dolci industriali, alcuni piatti pronti surgelati, e i gelati.
Sono più stabili, si modellano meglio, sono economici. Si sa da tempo però che alzano il colesterolo cattivo e abbassano quello buono, e quindi aumentano il rischio cardiovascolare. Ora sembra anche che rendano un po' scemi.
I ricercatori dell'Oregon Health & Science University di Portland (Usa) hanno studiato 104 persone, età media di 87 anni, esposte a fattori di rischio per la perdita di memoria e la riduzione delle capacità cognitive e hanno avuto dei risultati che ancora una volta mettono sul banco degli imputati queste sostanze definite cibo spazzatura.
Coloro che assumono nella loro dieta molti grassi trans, appunto, grassi idrogenati trattati industrialmente, hanno risultati inferiori ai test di performance cognitiva.
Attraverso test cognitivi e in 42 casi con l'assistenza della risonanza magnetica, è stato dimostrato che invece i soggetti che assumono con la dieta le vitamine C,D, ed E e gli acidi grassi omega 3 derivati dal pesce, hanno risultati migliori.
In precedenti ricerche erano stati esaminati bambini che facevano largo uso di cibo spazzatura e già a 8 anni sembravano avere performance inferiori ai coetanei non esposti. (vitadidonna)
Nessun commento:
Posta un commento