L’infornata di consulenti regionali ha già diviso il pane sin dai primi giorni del 2012. Continua la scia dell’anno appena trascorso, in cui sono stati stipulati 128 contratti di consulenza, più di dieci ogni mese, un consulente ogni tre giorni, per una cifra che si aggira attorno al milione e mezzo di euro.
Rinnovo dell’incarico per i consulenti Angela Fundarò, Gabriele Amato, Felice Zaccone e Francesco Micali. che si sono occupati dell’alluvione di Giampilieri. Alle partecipate arriva Alberto Stagno d’Alcontres...
Il governatore siciliano Raffaele Lombardo ha già rinnovato gli incarichi dei consulenti che si sono occupati di Giampilieri e degli altri centri del messinese colpiti dall’alluvione del 2009. Così possono continuare a festeggiare anche dopo Capodanno Angela Fundarò, Gabriele Amato, Felice Zaccone e Francesco Micali. La consulenza della Fundarò che si è occupata del “recepimento delle istanze dei comitati di base e coordinamento dei rapporti con gli organi d’informazione” sarà in proroga fino ad ottobre 2012 con un compenso di 2 mila euro al mese. Idem per gli altri tre esperti. Il più giovane di loro, Francesco Micali, classe ‘88, è stato al centro di forti polemiche per il suo curriculum vitae poco attinente all’incarico affidato per il terzo anno consecutivo. Il giovane si è diplomato al V anno di conservatorio e suona il piano. “New entry” messinese del 2012 è Alberto Stagno D’Alcontres, avvocato e professore ordinario di diritto commerciale. Sessantuno anni, già noto per aver ricoperto in passato cariche all’interno di enti riconducibili al settore pubblico: è stato presidente dell’Asi di Messina, commissario dell’Ente Siciliano per la promozione industriale, l’Ente Minerario Siciliano e l’Azienda asfalti siciliana. La sua consulenza durerà un anno con un compenso di 31.195,73 euro.
Stagno D’Alcontres si occuperà del “Servizio Partecipazioni e Liquidazioni del Dipartimento Regionale Bilancio e Tesoro nell’attività di analisi delle problematiche connesse all’attuazione del piano di riordino delle partecipazioni regionali in società di capitali, con particolare riferimento agli aspetti civilistici e tributari delle eventuali fusioni ed operazioni straordinarie delle società”. Dovrà dunque contribuire a sbrogliare una matassa, quella delle partecipate, che appesantisce non poco i conti pubblici, così come ha tentato di fare l’assessore all’Economia Gaetano Armao, che ha portato alla riduzione di queste società da una trentina a 14. Tiziana Caruso - normanno.com
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