Pagine

domenica 1 gennaio 2012

MILAZZO: Gettoni d’oro, tutto rinviato a gennaio. Pergolizzi: «Ma sinora l’indennità l’hanno ricevuta solo il sindaco e Midili»

Nessun passo indietro sull’intenzione di dimezzare il gettone di presenza degli amministratori e dei consiglieri comunali, oggetto di una mozione all’ordine del giorno nella seduta di mercoledì scorso, la cui votazione è però saltata per mancanza del numero legale. Il presidente del Consiglio comunale, Saro Pergolizzi, minimizza l’accaduto, attribuendo il fallimento del primo tentativo di approvazione del documento sia all’assenza di alcuni consiglieri, fuori Milazzo per le festività natalizie, sia alla volontà di approfondire meglio l’argomento a ranghi completi.



Discussione in aula che a questo punto - afferma - slitta al 9 gennaio, quando sarà in programma la prima seduta del 2012. «Non c’è stato alcun boicottaggio allo scopo di eludere l’approvazione della mozione nel mancato raggiungimento del numero legale - afferma Saro Pergolizzi -. Del resto, la stessa mozione è stata firmata da 18 consiglieri comunali che non credo abbiano improvvisamente cambiato idea. Ragioni che mi inducono a pensare che il 9 gennaio, alla ripresa dei lavori in aula, sarà approvata senza particolari problemi». La proposta prevede che vengano ridotti nella misura del 50 per cento il gettone di presenza dei consiglieri comunali e l’indennità di carica percepita dal presidente del Consiglio, dal sindaco e dagli assessori, con l’estensione ad altre figure dell’Ente. Senza dimenticare che esiste anche un problema di rimborsi alle aziende pubbliche o private delle quali sono dipendenti alcuni consiglieri comunali. Una mozione articolata, pensata per tagliare i costi della politica, ma che - osserva il presidente del Consiglio - tocca ambiti che vanno regolamentati in modo differente. Per quanto riguarda la riduzione del gettone dei consiglieri, la pertinenza è del Consiglio comunale, che può esprimersi in merito, mentre per quanto concerne la modifica dei compensi del sindaco e degli assessori, spetta alla Regione disciplinare tali status. «Le due richieste hanno degli iter differenti - spieha meglio il presidente del Consiglio -. La mozione, una volta approvata, nella parte relativa al dimezzamento dei gettoni di presenza sarà trasmessa all’ufficio Affari Generali che formulerà una proposta di delibera. Per la parte che invece riguarda la riduzione per gli amministratori, rimarrà un atto di indirizzo a cui gli stessi diretti interessati dovranno dare seguito, legge permettendo». Il presidente del Consiglio torna poi sull’aspetto morale della vicenda, affermando di condividere la ratio della mozione che ha peraltro firmato, pur non risparmiando qualche appunto. «È giusto che in un momento di crisi siano i politici a dare il buon esempio, ma è anche vero che a Milazzo consiglieri e assessori non percepiscono gettoni di presenza e indennità da circa un anno a causa dei noti problemi finanziari dell’Ente - aggiunge Pergolizzi -. Gli unici a ricevere i compensi previsti dalla legge sono il sindaco Pino e l’assessore Midili, ma solo perché si avvalgono, come da diritto, dell’aspettativa. Credo però che se ci vengono richiesti dei sacrifici, è giusto che siano tutti a farli». Va chiarito però che il sindaco e l’assesore Midili sono in aspettativa nei rispettivi posti di lavoro e perciò percepiscono l’indennità di carica. La polemica a distanza continua. Mario Basile - GDS

Nessun commento:

Posta un commento