Il sostituto procuratore di Patti (Messina), Alessandro Lia, ha chiuso le indagini sulla truffa legata alla fornitura di materiale sanitario agli ospedali di Patti e Sant’Agata Militello, e sulla corruzione del primario di Ortopedia e Traumatologia, Sabatino Carianni, il quale si sarebbe fatto corrompere (ricevendo il 5% del fatturato) per favorire due ditte catanesi.
L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato oltre a lui anche agli imprenditori catanesi (”Ortho Kronos srl” di Trecastagni) Stefano Privitera e Fabio Moscheti, alla figlia del dottore Carianni, Giuseppina, all’autista dello stesso primario, Giuseppe Librizzi (dipendente della “Ortho Kronos srl”), e alla figlia Antonella; ancora a Giuseppe Napoli e a Ignazio Maiorca, funzionario dell’Agenzia delle entrate di Sant’Agata Militello, il quale avrebbe rivelato a Carianni che i carabinieri stavano indagando su di lui.
Le accuse nei confronti degli otto indagati sono di associazione per delinquere, corruzione aggravata, falso in atto pubblico, truffa aggravata all’Azienda sanitaria provinciale di Messina, peculato e abuso d’ufficio. Secondo l’accusa il primario di Ortopedia e Traumatologia si faceva anche timbrare in ospedale il cartellino dal suo autista ‘factotum’ Giuseppe Librizzi senza essere in servizio e fatturava meno rispetto alla reale attivita’ dello studio privato di Capo d’Orlando, di cui sono titolari la moglie e la figli. (da enricodigiacomo)
Nessun commento:
Posta un commento