Non si è trattato di uno shock anafilattico, come sospettato all'inizio, ma di un avvelenamento. Teresa Sunna, 28 anni, è morta durante l'esame clinico per accertare un'intolleranza alimentare, per un reagente chimico acquistato su internet. La sostanza incriminata è il sorbitolo che, secondo quanto hanno accertato le prime analisi chimiche, era contaminato. Pare sia arrivato dall'inghilterra. Il ministero della Salute è stato allertato per eventuali altre partite di farmaco, acquistate in maniera illecita, e utilizzati da altri centri disgnostici sul territorio italiano.
La tragedia si è verificata questa mattina nel centro diagnostico privato Spinazzola, in via Rizzitelli a Barletta, dove la donna stava eseguendo un test sulle intolleranze alimentari. E' accaduto intorno alle 9.30, altre due donne di 32 e di 62 anni hanno avvertito un malore dopo il test e sono state portate al pronto soccorso. Sono al momento sotto osservazione nei reparti di Medicina e di Anestesia e Rianimazione. Sul posto ci sono gli agenti del commissariato e i carabinieri del Nas. Oltre al magistrato di turno della procura di Trani Michele Ruggiero.
Le due donne sono state salvate da una fiala blu di metilene che costa appena un euro. A rivelarlo è il medico responsabile del Pronto soccorso dell'ospedale Dimiccoli di Barletta, Cosimo Cannito. "Quando le tre donne sono arrivate - ha detto Cannito - una di loro era già morta, per le altre invece, siamo riusciti tempestivamente a individuare l'antidoto e a somministrarlo". Cannito ha mostrato con soddisfazione la fiala blu del medicinale che ha salvato la vita alle due donne e che, ha detto, non è in dotazione a tutti i centri di Pronto soccorso. (bari.repubblica.it)
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