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mercoledì 21 marzo 2012

Ludopatia è malattia inserita nei Lea, più controlli agli spot

La ludopatia sarà classificata come una vera e propria malattia. Una dipendenza dal gioco d’azzardo che in Italia coinvolge circa 1 milione di persone, inclusi molti giovani.

”La strada maestra – spiega il ministro della Salute Renato Balduzzi – è regolamentare la materia e l’esecutivo e’ pronto a muoversi. Proibire non è mai la soluzione, nemmeno quando si tratta di dire basta al gioco d’azzardo. Serve serietà, perché bisogna dire che i divieti assoluti rischiano sempre di provocare l’effetto opposto”.

E’ necessario curare questa patologia e limitarne i danni, anche attraverso il divieto di pubblicità che parlano di una vita migliore grazie al gioco spingendo così le persone a tentare fino renderle schiave.



Negli Stati Uniti il gioco d’azzardo è considerato una malattia già da 30 anni, in Italia tra poche settimane saranno rivisti i livelli essenziali di assistenza (Lea) e così troveremo nella lista delle patologie anche la ludopatia.

Il ministro Andrea Ricciardi ricorda come questo periodi di grande crisi possa spingere ulteriormente chi ne ha bisogno, come giovani senza lavoro e anziani con bassa pensione, a cercare fortuna attraverso slot machine, scommesse sportive e lotterie.

La decisione, d’intesa col sistema delle Regioni, porterà dunque anche in Italia a considerare la ludopatia come una vera e propria patologia. (Vitadidonna)

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