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mercoledì 11 aprile 2012

Falso e abuso, chiesto rinvio a giudizio per il deputato regionale De Luca

MESSINA - La procura di Messina ha chiesto il rinvio a giudizio per il deputato regionale Cateno De Luca, il fratello Tindaro De Luca e altre sedici persone tra amministratori, funzionari e componenti della commissione edilizia comunale di Fiumedinisi (Me) nell’ambito dell’inchiesta su una presunta speculazione edilizia nel centro ionico. Al leader del movimento 'Sicilia' vengono contestati l’abuso d’ufficio, la tentata concussione e il falso, reati commessi da sindaco della cittadina. La richiesta di rinvio a giudizio riguarda anche funzionario del Comune, Pietro D’Anna e il presidente della Commissione edilizia, Benedetto Parisi, anche loro arrestati insieme a Cateno De Luca e il fratello nel giugno scorso durante le indagini.

 Il rinvio a giudizio è stato chiesto anche per il componente della giunta comunale di Fiumedinisi Pietro Bertino, il vice sindaco Grazia Rasconà, l’ex l’assessore Paolo Crocè, i componenti della commissione edilizia comunale Renzo Briguglio, Angelo Caminiti, Roberto Favosi, Fabio Nicita, Francesco Carmelo Oliva e l’attuale sindaco di Alì (Me) Carmelo Satta coinvolto nell’inchiesta come presidente del Cda della Fenapi, la società di formazione creata da De Luca.

Al centro delle indagini i lavori per la costruzione di un albergo, con annesso centro benessere, della società Dioniso srl, l’edificazione di 16 villette da parte della coop ‘Mabel’, e la realizzazione di muri di contenimento del torrente Fiumedinisi.

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