La giunta di Roberto Formigoni perde i pezzi - a cominciare dall'assessore leghista dimissionaria Monica Rizzi e dal pdl Stefano Maullu - scossa dalla bufera dello scandalo Lega e dalle inchieste giudiziarie che scuotono la sanità lombarda e ora investono direttamente anche il presidente della Regione Lombardia.
I viaggi pagati dal faccendiere. E' di stamane la notizia, pubblicata dal Corriere della Sera, secondo cui in uno dei verbali dei suoi numerosi interrogatori Giancarlo Grenci, il fiduciario svizzero del faccendiere Pierangelo Daccò, avrebbe parlato (e documentato) di somme destinate al pagamento di viaggi aerei per Formigoni, un suo collaboratore, suo fratello Carlo e una quarta persona. Ottomila euro per il volo Milano-Parigi di Formigoni e del suo collaboratore, altrettanti per un volo analogo intestato a Carlo Formigoni e Anna Martelli.
"Dov'è il problema? Anzitutto - ha spiegato il presidente della Lombardia - verificherò se quel viaggio davvero l'ho svolto".
Certo, certo. Vuoi vedere che alla fine il viaggio l'ha fatto a sua insaputa?
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