(Adnkronos Salute) – In Italia per i servizi ospedalieri non sanitari (lavanderia, utenze telefoniche, mensa, consumo energetico, smaltimento rifiuti etc.) il Ssn spende circa 4 miliardi e mezzo. Troppi, a giudicare dai diversi livelli di spesa tra Regione e Regione. Con una gestione della spesa più accorta si potrebbe infatti risparmiare fino a 2 miliardi di euro, circa il 40–55% della spesa globale.
le differenze regionali risultano però particolarmente marcate. Si passa, infatti, dai 22 euro al giorno della Lombardia ai 111 del Friuli e ai 92 dell'Umbria. E ancora: 57 euro in Piemonte; 75 in Valle d'Aosta; 76 in Veneto; 69 in Liguria; 71 in Emilia Romagna; 78 in Toscana; 61 nelle Marche; 44 nel Lazio; 57 in Abruzzo; 50 in Molise; 63 in Campania; 58 in Puglia; 64 in Basilicata; 49 in Calabria; 41 in Sicilia; 61 in Sardegna; 45 nella Provincia autonoma di Bolzano e 79 in quella di Trento.
L'Osservatorio ha infine messo a confronto tre Asl, non solo per la collocazione geografica, ma anche per i diversi disavanzi di bilancio. Anche in questo caso lo studio rileva macroscopiche differenze come ad esempio quelle per i costi giornalieri delle utenze telefoniche che vanno dai 3,27 euro della Asl di Pieve di Soligo ai 20,10 della Asp di Cosenza. "E' evidente – ha affermato Emilio Mortilla, presidente di Ageing Society – che, di fronte a quanto emerso dallo studio, l'indignazione e la rabbia degli anziani e dei diversamente abili, che subiscono più di altri gli effetti della crisi economica, dei tagli alle pensioni e ai servizi socio-sanitari, non può che essere altissima". (AdnKronos)
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