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mercoledì 1 agosto 2012

Why not: 9 condanne e 9 assoluzioni. E’ questa la sentenza emessa dai giudici del tribunale di Catanzaro nei confronti dei 26 imputati del processo Why Not sugli illeciti nella gestione dei fondi pubblici

Nove persone sono state condannate a pene dai 3 anni e 6 mesi ad 8 mesi di reclusione, altre 9 sono state assolte e per i restanti otto i reati sono prescritti. E’ questa la sentenza emessa dai giudici del tribunale di Catanzaro nei confronti dei 26 imputati del processo Why Not sugli illeciti nella gestione dei fondi pubblici. La condanna maggiore e’ stata inflitta a Giancarlo Franze’. Tra gli assolti c’e’ l’ex vice presidente della Regione Calabria, Nicola Adamo. Oltre a Gianfranco Franzé (3 anni e 6 mesi) sono stati condannati Rosalia Marasco (2 anni), Rosario Calvano (8 mesi), Dionisio Gallo (8 mesi), Domenico Basile (8 mesi), Antonio Gargano (1 anno e 6 mesi), Michelangelo Spataro (1 anno), Filomeno Pometti (1 anno) e Michele Montagnese (1 anno). Nei confronti di Gianfranco Franzé i giudici hanno disposto la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni ed il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per la durata della pena. A Marasco, Calvano, Gallo, Basile, Spataro, Pometti e Montagnesi è stata concessa la sospensione condizionale della pena.
(enricodigiacomo)

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