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lunedì 3 settembre 2012

Campi elettromagnetici: dal monitoraggio indoor ed outdoor si rilevano dati inferiori al limite di 6 volt/metro anche per luglio 2012

Anche per lo scorso mese di luglio i diagrammi dei dati misurati dal servizio comunale, relativi all’esposizione delle radiazioni non ionizzanti ed in particolare ai campi elettromagnetici ad alta frequenza, confermano che i valori sono inferiori all’obiettivo di qualità fissato dalle normative vigenti, con il limite di 6 V/m (Volt/metro), per luoghi dove si permane più di 4 ore.
Il rilevamento, attuato attraverso la rete indoor e outdoor di monitoraggio del campo elettromagnetico, permette di valutare l’impatto ambientale generato da un settore tecnologico, quale quello degli impianti di telecomunicazione, in rapida e continua evoluzione. Alla rete esistente, costituita da sei stazioni di rilevamento in esercizio dal 2001 (rete indoor) ubicate all’interno di altrettante scuole comunali: Mazzini (media ed elementare), F. Crispi, Montepiselli, G. Martino di Tremestieri e B. Eustochia, al giugno del 2008, si sono aggiunte tre centraline outdoor, di misura in banda larga, tutte alimentate con pannelli solari, collocate all’esterno e nei punti più alti della Casa di cura S. Camillo, in viale Principe Umberto; all’Istituto Don Orione, in viale S. Martino ed a Palazzo Piacentini, in via T. Cannizzaro.
I dati rilevati in continuo da tali stazioni di misura vengono trasmessi via GSM all’unità di controllo del Servizio di Monitoraggio Ambientale del Comune di Messina. Il sistema è formato da un’unità centrale di controllo e gestione, cui sono collegate le stazioni di rilevamento e memorizzazione di dati relativi all’esposizione delle radiazioni non ionizzanti ed in particolare ai campi elettromagnetici ad alta frequenza. Le centraline di misura, di tipo indoor, installate nelle scuole elementari “Crispi” e “G. Martino” sono attualmente in manutenzione.
La rete di monitoraggio è quella prevista dal progetto Maxwell, parte integrante del protocollo d´intesa, siglato il 3 luglio del 2000 tra il Comune ed alcune aziende di telecomunicazione (Blu, Omnitel, Wind). Il Protocollo d’intesa definisce, tra l’altro, la prassi per il rilascio delle autorizzazioni alle installazioni delle stazioni radio base, con particolare attenzione ai vincoli urbanistici ed ambientali.

Il Comune di Messina è stato il primo Ente pubblico ad avere intrapreso, in ambito cittadino, l’attività di monitoraggio in un settore così nuovo e complesso, verso il quale è crescente l’attenzione e la sensibilità dell’opinione pubblica, con l’obiettivo di controllare l’evoluzione nel tempo del campo elettromagnetico, turbato dal repentino ed inarrestabile progresso tecnologico. (da: nuovosoldo)

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