“Il Rettore dell’Università di Messina Prof. Tomasello, interpellato sulla questione delle proroghe, lungi dall’entrare nel merito delle 10 questioni sollevate da NO.PROROGA.RETTORI, ricorre ad un espediente dialettico rivelatore della debolezza delle proprie argomentazioni: un richiamo al “così fan tutti” palesemente fuori luogo a fronte della peculiarità del caso messinese. Cogliamo l’occasione per rilevare il fatto che a breve, in sede amministrativa (Consiglio di Stato e T.A.R. di Catania), sono attesi pronunciamenti esclusivamente in merito alla posizione del Rettore. Alla controversa doppia proroga ai rettori normata dalla legge 240/2010 e comune ad altri 15 Atenei italiani, nel caso messinese – unico in Italia – si aggiungono tuttavia fondate perplessità sulla posizione di numerosi Direttori di Dipartimento, Presidi di Facoltà, Consiglieri di Amministrazione, in relazione alle quali ci aspettiamo che giungano risposte chiare e circostanziate da parte dei vertici dell’Ateneo, ben prima che a pronunciarsi sulla questione sia la Magistratura. Quanto al fatto che gli organi di governo avrebbero agito in buona fede, daremmo volentieri credito alle parole del Rettore: ci limitiamo tuttavia a segnalare, pacatamente, che la questione della permanenza in carica di Direttori e Presidi era stata tempestivamente sollevata alla amministrazione dell’Ateneo da parte di singoli docenti, le cui richieste di chiarimenti in merito alla questione, ad oggi non hanno ricevuto alcuna replica.
Il Comitato Nazionale NO.PROROGA.RETTORI”
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