Ad avviare l’inchiesta era stata nei mesi scorsi il procuratore aggiunto Ada Merrino. Si scoprì dunque che Capurro era direttore di una cooperativa, la “Progetto nuovo ambiente” e capogruppo del Pdl in consiglio comunale, con un evidente conflitto d’interessi. Inoltre nel giugno del 2011 Capurro figurava «dipendente della Cooperativa con contratto a tempo indeterminato, con la più alta qualifica e il massimo livello retributivo, per un rapporto di lavoro in realtà inesistente perché si trattava di una cooperativa avente ad oggetto “pulizia e lavaggio di aree pubbliche, rimozione neve e ghiaccio”.
Secondo quanto accertato dalla Polizia il rapporto di lavoro Capurro-coop era «inesistente». Inoltre il Comune gli avrebbe versato come rimborso di permessi elettorali e oneri riflessi in favore della coop «quale datore di lavoro del consigliere comunale Capurro», in un caso 53.000 euro e in un altro caso 11.000 euro. Il comune si è costiuito parte civile. Gli imputati sono stati assistiti dagli avvocati Rina Frisenda e Daniela Agnello. (nuovosoldo)
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