ANSA) - ROMA, 07 DIC - L'adozione di tariffe DRG regionali potrebbe scoraggiare il ricorso inappropriato al taglio cesareo (TC), piaga del nostro Paese dove la media regionale dei TC è intorno al 40% del totale dei parti, ben al di sopra della media OCSE (25%), con picchi del 50 e 60% in Sicilia e in Campania rispettivamente. Emerge da uno studio condotto da Gilberto Turati dell’Università di Torino, insieme a Maura Francese della Banca d'Italia e presentato al III Workshop di Econometria in Sanità in corso a Siena. Significa che l'attivismo delle Regioni nella gestione delle tariffe aiuta a combattere l'inappropriatezza e le inefficienze'', rileva Turati.
Ma l'effetto positivo dell'adozione di tariffari regionali sull'appropriatezza dei TC e' contrastato dalla presenza di troppo privato nella sanita' della Regione, segno di una capacita' di lobby sui governi regionali da parte dei produttori privati, spiega Turati.
"Abbiamo notato spiega Turati - che l'adozione di tariffe regionali (DRG regionali con tariffe nazionali inferiori) è associata a un numero minore di TC. Ma quando c'e' troppo privato nella sanita' regionale le politiche di prezzo perdono in parte il loro effetto di contrasto ai TC inappropriati: più alta è la quota di produttori privati e meno efficaci sembrano le politiche di prezzo nel contenimento del numero di parti cesarei".(ANSA).
Nessun commento:
Posta un commento