
Entro il 2014, in sostanza, la Cina sarà il più grande inquinatore del mondo, con un tasso di anidride carbonica (CO2) nell’aria che in alcune zone ha già superato i livelli d’allerta per la salute. Sotto la pressione della comunità internazionale, però, le autorità cinesi hanno varato il “12° Piano quinquennale per l’economia nazionale e lo sviluppo sociale”, che entro il 2015 prevede una virata netta verso forme d’approvvigionamento energetico ecosostenibili. “L’investimento totale – spiega un analista della banca d’investimenti ‘North Square Blue Oak’ – sarà di oltre 400 miliardi di euro. Non è poco: dimostra che il governo non è cieco di fronte alle tematiche ambientali”. Ma, secondo molti osservatori, solo un rallentamento della crescita economica di Pechino potrà portare a un riequilibrio dei consumi a favore di un futuro veramente più ecosostenibile. (nelcuore.org)
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