I pazienti reduci da attacchi di cuore hanno meno probabilità di sopravvivere se vivono in una zona con alti livelli di inquinamento di traffico stradale.
Fino ad oggi c'è stata una crescente evidenza riguardo il legame tra l'esposizione all'inquinamento da polveri sottili e lo sviluppo di malattie cardiache, ma pochi studi hanno esaminato il suo effetto sulla sopravvivenza dopo un infarto. In uno studio condotto da ricercatori della London School of Hygiene & Tropical Medicine e pubblicato sull'European Heart Journal sono stati confrontati i dati di 154.204 pazienti sopravvissuti ad una sindrome coronarica acuta in Inghilterra e Galles tra il 2004 e il 2007. E’ stato scoperto che i tassi di mortalità dopo la dimissione erano più elevati tra i pazienti che avevano vissuto in aree con maggiore esposizione a PM2.5
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