Pagine

giovedì 4 aprile 2013

Messina: supermacchine della sanità chiuse nei magazzini

Sono strumenti all'avanguardia che la Regione Sicilia ha piazzato negli ospedali di periferia. O piccole apparecchiature datate ma funzionanti. E persino Tac e Risonanze magnetiche acquistate con i fondi europei.

Gioiellini milionari che, per decreto, dovrebbero restare in funzione 12 ore al giorno per i pazienti esterni e 24 per i ricoverati. Eppure, nella terra degli sprechi e delle liste d'attesa bibliche, restano abbandonati nei magazzini o in corsia. Alcuni lavorano a scartamento ridotto per carenza di personale, altri sono stati installati e collaudati ma sono fermi perché mancano tecnici formati per farli funzionare. Per non parlare di quelli chiusi a chiave nei presidi vuoti.


A Messina, da mesi, una Tac e una Risonanza magnetica acquistate con i fondi europei sono chiuse nell'ex ospedale Regina Margherita. Anche qui sarebbe dovuto sorgere un Pta, rimasto sulla carta. E così il commissario straordinario dell'azienda, Manlio Magistri, ha deciso di trasferire il reparto di Radiologia. La Tac, già montata e mai entrata in funzione, andrà in un altro poliambulatorio cittadino. Stessa sorte per la Risonanza magnetica, ancora imballata e mai collaudata a causa delle resistenze dell'allora commissario straordinario Francesco Poli: verrà spostata nel Pta di Barcellona Pozzo di Gotto a un costo addirittura superiore al prezzo d'acquisto (650 mila euro). Operazione che va fatta entro agosto, pena la perdita del finanziamento europeo. (da repubblica.palermo.it)

Invece di sprecare denaro pubblico per semplici trasferimenti, sarebbe auspicabile affrettare il collaudo e renderla funzionate subito. Le attese per la RMN raggiungono anche 1 anno, tutto a  vantaggio dei privati....

 

 

Nessun commento:

Posta un commento