È stata identificata una proteina che pare avere il potenziale di fermare o invertire lo sviluppo della patologia nelle fasi iniziali, prima che le cellule preposte alla produzione di insulina vadano distrutte.
La proteina, denominata CD52, potrebbe costituire la base per nuovi trattamenti atti a curare o prevenire non solo il diabete di tipo 1, ma anche altri disordini del sistema immunitario come la sclerosi multipla o l’artrite reumatoide.
La ricerca, pubblicata su Nature Immunology, è firmata da Len Harrison, che commenta: “la proteina CD52 si candida ad essere in futuro un agente terapeutico per la prevenzione ed il trattamento delle malattie autoimmuni come il diabete di tipo 1. La soppressione immunitaria effettuata dalla CD52 è un meccanismo precedentemente inedito che il corpo utilizza per autoregolarsi e proteggersi contro le risposte immunitarie eccessive o dannose".
Lo studio ha dimostrato che la disattivazione delle cellule atte a produrre CD52 accelera lo sviluppo del diabete. (da italiasalute)
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