Solo un terzo delle oltre 140 tra Tac e Risonanze magnetiche in mano alla sanità pubblica lavorano per 24 ore al giorno (spesso per le sole urgenze... ndr). Tutto il contrario delle stesse apparecchiature nelle mani dei privati. Quelle apparecchiature, nel privato, sono galline dalle uovo d'oro utilizzate a pieno regime che regalano ai convenzionati fatturati a sei zeri. Ma perché nel pubblico lavorano meno? Chi ci guadagna dal loro mancato utilizzo?
Le risposte nell'inchiesta di Giusi Spica su "Repubblica" oggi in edicola
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