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martedì 8 novembre 2011

IL FUTURO DEL RICICLO ELETTRONICO IN SICILIA

IL FUTURO DEL RICICLO ELETTRONICO IN SICILIA

5 novembre 2011 - La sempre crescente diffusione di apparecchi elettronici non è seguita da chiare norme comportamentali e legislative sul loro smaltimento. Tale mancanza di attenzione determina un sempre maggiore rischio di abbandono nell'ambiente o in discariche e termovalorizzatori (inceneritore) con conseguenze di inquinamento del suolo, dell'aria, dell'acqua con ripercussioni sulla salute umana.Questi prodotti andrebbero trattati correttamente e destinati al recupero differenziato dei materiali di cui sono composti, come il rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio, evitando così uno spreco di risorse che possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature. Questo tipo di rifiuti sono comunemente definiti RAEE e sono regolamentati dalla Direttiva RAEE (o Direttiva WEEE, da "Waste of electric and electronic equipment"), recepita in Italia dal Decreto "RAEE". Di recente il Comune di Augusta ha stipulato una convenzione con il centro di raccolta intercomunale gestito dal consorzio Raecycle di Siracusa, aggirando, così, la mancanza di un centro comunale propriamente detto. Dell'argomento se ne è parlato nei giorni scorsi a Siracusa durante un convegno sul tema : “La gestione dei Raee in sicilia: stato dell’arte, prospettive e opportunità”.

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