Puntare alla piena funzionalita’ delle strutture territoriali e all’assistenza sociale e sanitaria con l’abrogazione dei superticket e la stabilizzazione dei lavoratori precari in Sicilia. Queste alcune delle proposte illustrate oggi dalla Cgil siciliana a Palermo “per una buona sanita’ in Sicilia” in occasione della giornata nazionale di mobilitazione “Per un servizio sanitario nazionale pubblico, universale e di qualita’”, promossa dal sindacato su tutto il territorio nazionale.
Ma è difficile immaginare l'accoglimento di proposte del genere in un momento di gravissima crisi economica...
L’intento era di fare chiarezza sulle ricadute delle politiche nazionali e regionali in tema di sanita’ e che, in Sicilia, per la segretaria regionale della Cgil, Mariella Maggio, hanno condotto “verso la sanita’ privata”, senza considerare “un piano sanitario regionale 2010-2012 che segna il passo, ancora in una dimensione da piano di rientro”.
Numerose le criticita’ segnalate dalla Cgil che chiede al governo nazionale di ridurre i tagli al settore per garantire uguali livelli essenziali di assistenza (Lea) e, allo stesso tempo, sbloccare le assunzioni di personale, e rendere socialmente sostenibili i piani di rientro sanitari.
A livello regionale la Maggio ritiene indispensabile eliminare gli sprechi e che il governo regionale “non si attardi sul ridimensionamento della spesa sanitaria. E’ necessario che si faccia chiarezza e vorremmo una linea piu’ chiara sui tagli, come nel caso degli ospedali chiusi”. Per Elvira Morana della segreteria regionale della Cgil, “si deve abolire il superticket che secondo le stime produrra’ entrate per 29 milioni di euro, ma e’ disdicevole che non si trovi un’altra soluzione per individuare queste risorse”.
Altro punto dolente le differenze del servizio sanitario nazionale nel territorio che, in base ai dati diffusi dal ministero della Salute risalenti al marzo di quest’anno, registra le peggiori performance sotto il profio dei Lea in Calabria, Molise e Sicilia. Nell’isola “permangono numerose carenze dal punto di vista dell’erogazione del Lea -ha detto il segretario regionale della Funzione pubblica Cgil, Michele Palazzotto- eppure paghiamo i piu’ alti ticket d’Italia, per questo chiediamo che i siciliani abbiamo un trattamento uguale al resto d’Italia”. (AGI)
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