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martedì 6 dicembre 2011

BARCELLONA P. G.: Mancata rimozione di box abusivi. Avvisi di garanzia a Russo e Maimone. Gravi contestazioni all’ex comandante della polizia municipale e al vice

L’occupazione abusiva del suolo pubblico causa guai giudiziari al segretario comunale e al vice comandate dei vigili. Il procuratore capo Salvatore De Luca e il sostituto Giorgio Nicola, hanno infatti concluso in tempi record l’inchiesta su presunte omissioni nella lotta all’occupazione abusiva del suolo pubblico da parte di commercianti e ambulanti avviata nell’aprile scorso nei confronti del segretario comunale di Palazzo Longano, Gaetano Russo e del vice comandante della polizia municipale Rosario Maimone.


L’indagine, prima ancora degli abusivi che spesso continuano ad occupare il suolo pubblico con strutture realizzate in contrasto con le leggi nazionali, ha coinvolto i vertici della polizia municipale raggiunti da avvisi di conclusione delle indagini. Indagati, come dicevamo, il dott. Russo, segretario comunale, che fino ad aprile scorso ricopriva anche l’incarico di dirigente del settore della polizia municipale e il vice comandante del Corpo, entrambi accusati di omissioni di atti d’ufficio in concorso perché «indebitamente rifiutavano atti del loro ufficio che, per ragioni di giustizia, dovevano essere compiuti senza ritardo». In particolare - come si legge ancora nell’avviso di garanzia fatto notificare ai due funzionari, Russo e Maimone «rifiutavano, senza giustificato motivo, di riferire all’Autorità giudiziaria, nel termine assegnato dalla Procura, l’esito della delega d’inchiesta del 16 febbraio scorso alla quale davano parziale esecuzione». La Procura addebita ai due indagati di aver «omesso di procedere», secondo quanto previsto dal codice di procedura penale, «pur sussistendo un evidente rischio di protrazione del reato di occupazione abusiva di suolo pubblico». Al solo segretario comunale Gaetano Russo, nella qualità di comandante pro tempore dei vigili (incarico cessato ad aprile scorso col passaggio delle consegne al nuovo dirigente), si contesta una seconda ipotesi di omissioni di atti d’ufficio perché, avrebbe «rifiutato, senza giustificato motivo l’adempimento» di una seconda delega d’indagine, rimasta inevasa, rilasciata dalla Procura il 6 aprile scorso e con la quale si “ribadivano” le stesse richieste rimaste inevase dalla precedente delega d’indagine. Come se non bastasse, il segretario-comandante pro tempore avrebbe «omesso di riferire, sebbene specificatamente richiesto dalla Procura il 20 aprile del 2011, la natura e l’entità delle difficoltà operative che imponevano la dilazione dei termini assegnati» per completare le indagini a carico dei commercianti che occupavano il suolo pubblico abusivamente. Altra contestazione riguarda l’omessa denuncia all’Autorità giudiziaria di ben 17 commercianti abusivi ai quali sono stati elevati solo verbali amministrativi e non - come previsto - la denuncia penale per occupazione abusiva di suolo pubblico. La conclusione delle indagini a carico di funzionari comunali potrebbe essere solo una prima parte del’inchiesta. Pare infatti che i carabinieri stiano indagando sulle omissioni attribuibili ad altri dipendenti comunali, a cui spetterebbe la specifica competenza per la revoca di autorizzazioni all’occupazione di suolo pubblico rilasciate negli anni in contrasto al codice della strada e di leggi dello Stato. Alle prime immediate 25 ordinanze di sgombero di baracche e gazebo non sono seguite le previste revoche, tanto che i manufatti abusivi distribuiti lungo marciapiedi e strade paradossalmente sarebbero aumentati in quanto chi ha avuto sequestrate le baracche ha avviato l’attività con nuovi insediamenti nelle stesse vicinanze dei siti ancora non rimossi. LEONARDO ORLANDO - GDS

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